Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Centri migranti in Albania, si parte domani

Il ministro dell'Interno annuncia l'avvio dei trasferimenti dei migranti in un centro in Albania. Strutture simili a quelle italiane, ma critiche per mancanza di trasparenza e spreco di denaro pubblico secondo il Pd.

Il ministro dell'Interno annuncia l'avvio dei trasferimenti dei migranti in un centro in Albania. Strutture simili a quelle italiane, ma critiche per mancanza di trasparenza e spreco di denaro pubblico secondo il Pd.

Il ministro dell'Interno annuncia l'avvio dei trasferimenti dei migranti in un centro in Albania. Strutture simili a quelle italiane, ma critiche per mancanza di trasparenza e spreco di denaro pubblico secondo il Pd.

"La settimana prossima si parte con i centri in Albania". Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, fissa l’avvio delle operazioni di trasferimento dei primi migranti nel centro di accoglienza a Gjader, un ex sito dell’Aeronautica militare albanese abbandonato da anni e totalmente ricostruito. Lì verranno portate, nella prima fase, 400 persone. Per Piantedosi quella che si apre domani è la settimana dell’avvio: "Noi contiamo di partire, ma ovviamente tutto è legato a quanto avviene nel Mediterraneo".

Il responsabile del Viminale ribadisce che le strutture che sorgono in Albania sono analoghe a quelle presenti sul territorio nazionale come a Porto Empedocle o Modica: "Sono di contenimento leggero, non sono dei Cpr. Non c’è filo spinato, c’è assistenza. Tutti possono fare richiesta di protezione internazionale". Al porto di Schengjin è stato allestito un hotspot per l’identificazione dei migranti soccorsi in mare da navi italiane. Dopo la rilevazione delle generalità le persone saranno trasferite a Gjader, una ventina di chilometri all’interno. Qui vi sono tre strutture: un centro per il trattenimento di richiedenti asilo (880 posti), un Cpr e un penitenziario.

Sull’iter utilizzato per l’affidamento degli appalti c’è chi pone interrogativi. Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, "manca trasparenza": "Sono 800 milioni che avremmo potuto mettere sulla sanità. Siamo contro una violazione dei diritti fondamentali che è anche un enorme spreco di soldi dei contribuenti italiani".