Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Cefalù, turisti intossicati da monossido: morto un 36enne

Tre sopravvissuti in ospedale: sono gravi. Il monossido probabilmente sprigionato dal camino, i vigili del fuoco intervenuti lo hanno trovato ancora pieno di fumo

La residenza di Cefalù dove sono rimasti intossicati quattro turisti tedeschi, una dei quali è morto, si chiama villa Deodata e si trova in via Saponara

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Palermo, 30 dicembre 2024 - Quattro turisti sono stati trovati intossicati da monossido di carbonio in una villa a Cefalù, nel Palermitano. Uno di loro è morto, aveva 36 anni. Gli altri tre sono stati trasportati in ospedale per essere sottoposti a trattamenti in camere iperbariche. Sono gravi. 

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I quattro turisti sono di nazionalità tedesca. Il 36enne morto si chiamava Jonathan Feierabend. I vigili del fuoco intervenuti hanno trovato il camino della villetta ancora pieno di fumo. Molto probabilmente sono state le esalazioni provenienti dalla brace a causare l'intossicazione. Le tre persone soccorse sono state portate in codice rosso negli ospedali di Partinico e Cefalù. Si tratta di una coppia e la loro figlia, mentre a perdere la vita è stato il figlio. Si chiamano Katharina Feierabend, di 34 anni, Elmo Pargman, di 63 e Patrizia Pargamann di 60.

A lanciare l'allarme sarebbe stato il 63enne che ha contattato il 118. Poi in attesa dei soccorsi è svenuto. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno constatato la presenza del gas nelle stanze. Nella villetta c'era anche una caldaia che però era funzionante e lontano dalle camere in cui sono state trovate la vittima e i feriti. 

Il gruppo di turisti aveva scelto Cefalù per trascorrere la fine dell'anno. I quattro erano arrivati nella cittadina lo scorso 28 dicembre e stavano trascorrendo le vacanze nella Villa Deodata di un'imprenditrice cefaludese. La villa è stata sequestrata. C'è da capire cosa sia successo. Coma mai la brace del camino trovata ancora accesa dai soccorritori abbia provocato l'intossicazione dei quattro costata la vita al figlio 36enne. La sorella Katharina è in rianimazione all'ospedale di Partinico. E' stata sottoposta insieme alla madre e al marito ad un trattamento in camera iperbarica. Quella di Partinico è l'unica struttura che funziona ogni giorno dell'anno. Nel corso dei primi controlli all'ospedale Giglio di Cefalù è stato accertato l'avvelenamento da monossido di carbonio. Le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese sono condotte dagli agenti del commissariato di Cefalù diretto da Francesco Virga.