Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Cecilia Sala è in Italia. Le telefonate di gioia, l’abbraccio col fidanzato e le prime parole: la liberazione della giornalista

Sorridente, la 29enne è scesa dall’aereo correndo incontro al compagno Daniele Raineri, che ha detto: “In questa storia due protagoniste: Cecilia e Meloni”. Poi l’incontro commosso con i genitori. La premier alla giornalista: “Stai serena, sei stata forte”. Il papà in lacrime: “Sono orgoglioso di lei”. In serata il rientro a casa: “Grazie per avermi tirato fuori”. Tutta la politica festeggia. Sullo sfondo lo scambio di prigionieri

Roma, 8 gennaio 2025 – Cecilia Sala è libera ed è arrivata in Italia con un aereo partito da Teheran intorno alle 11 di stamani e atterrato a Ciampino alle 16.15. Ad accoglierla la premier Meloni, il ministro degli Esteri Tajani e il sindaco di Roma Gualtieri, oltre ai genitori e al compagno. La prima immagine dopo il suo rientro dall’Iran ritrae la 29enne sorridente, con gli occhiali appesi al colletto di una maglia scura, mentre saluta la presidente del Consiglio. L’immagine è stata pubblicata dai profili social de Il Post, dove lavora il compagno della reporter, Daniele Raineri, poco dopo l'atterraggio dell'aereo a Ciampino. Poi le immagini commoventi dell’abbraccio col compagno sulla pista e con i genitori. La giornalista italiana liberata dopo 21 giorni di carcere in Iran è rientrata nella sua abitazione di Roma intorno alle 20.40: “Ringrazio tutti. Ringrazio il governo e tutti quelli che mi hanno tirato fuori”, le sue parole ai cronisti appena prima di salire in casa.

Il ritorno di Cecilia Sala nella sua casa di Roma
Il ritorno di Cecilia Sala nella sua casa di Roma

Le prime parole

"Ciao, sono tornata". È il breve messaggio vocale inviato dai giornalisti i colleghi di Chora Media, la Podcast company italiana per cui lavora. Poi al padre: "Papà ti voglio bene, finalmente questa parentesi si è chiusa". 

"Adesso devi solo stare serena, non dire niente. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte", ha detto la premier alla giornalista accogliendola a Ciampino. "Grazie", le ha ha detto la giornalista, al che la presidente del Consiglio le ha risposto: "E figuriamoci".

Il fidanzato: “Due protagoniste: Cecilia e Meloni”

"Non è la mia storia, ero solo la persona che aspettava il suo ritorno. Ci sono due protaginoste in questa storia, una è Cecilia Sala e l'altra è Giorgia Meloni", ha detto all'ANSA il compagno Daniele Raineri. "L'ho trovata bene ma provata e stanca - ha aggiunto - E' la solita Cecilia ma stanca. Sono stato felicissimo di averla vista arrivare".

Ascoltata dai Ros

La giornalista è ancora a Ciampino, ascoltata dai carabinieri del Ros nei locali dell'aeroporto. Al termine potrà tornare nella sua casa romana. 

L'incartamento, secondo quanto si apprende, sarà poi trasmesso, come da prassi, all'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni magistrati e carabinieri ascolteranno nuovamente la Sala per ricostruire le ultime settimane passate dalla giornalista in Iran. 

CECILIA SALA ARRIVA ALL'AEROPORTO DI CIAMPINO
L'abbraccio dei genitori con Cecilia Sala

La giornata della liberazione

L’annuncio della liberazione è arrivato questa mattina da Palazzo Chigi. La reporter 29enne era stata rinchiusa nella prigione di Evin il 19 dicembre scorso. E’ stata dunque liberata dopo 20 giorni di detenzione. Intanto fonti informate riferiscono che nelle prossime ore potrebbe avvenire il rilascio di Mohammaed Abedini, l'ingegnere iraniano arrestato in Italia lo scorso 16 dicembre su mandato degli Stati Uniti.

Meloni ha sentito personalmente i genitori di Sala per comunicare il rientro della giornalista. "Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia", sottolinea la Presidenza del Consiglio. Meloni esprime "gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi". 

Anche il presidente Mattarella ha espresso i complimenti al presidente del Consiglio e poi ha telefonato anche alla mamma di Cecilia

A quanto si apprende, è andato personalmente a Teheran il direttore dell'Aise Giovanni Caravelli a prendere la giornalista.

L'Iran, attraverso il dipartimento media della Cultura e il ministero della Guida islamica, si è limitato per ora a confermare la notizia della liberazione.

Dall'Europa agli Stati Uniti, passando per il Medio Oriente e l'Asia, la notizia della liberazione ha fatto il giro del mondo diventando una delle principali notizie di apertura dei siti di diversi media internazionali.

La gioia del fidanzato e dei genitori

Il fidanzato Daniele Raineri ha subito pubblicato una story su Instagram per annunciare la liberazione. “Cecilia è libera. Un gran lavoro italiano. Grazie a tutti”, ha scritto il giornalista su Instagram, postando il video del gol di Grosso durante la semifinale dei Mondiali di Germania 2006.

"L'ho sentita, mi ha detto; ci vediamo tra poco. Era emozionata e contentissima. Le ho risposto anche io: ci vediamo a Roma", ha poi raccontato Raineri all’Ansa, esprimendo gratitudine per "l'enorme lavoro diplomatico fatto dall'Italia per risolvere in fretta una situazione davvero complicata".

"Sono orgoglioso di lei". Le parole di gioia del papà subito dopo aver appreso che la figlia sta tornando in Italia. "Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita – ha ammesso -. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l'orizzonte. E' stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia".

"Fortunatamente io e Antonio Tajani abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un'amicizia. Il conforto di un'informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto", ha aggiunto Renato Sala. 

Felicissima anche la mamma della 29enne. "lo lo avevo appena saputo da Giorgia Meloni, ero già sul taxi mi ha chiamato Cecilia e mi ha detto: 'Mamma sto tornado a casa'", ha raccontato. "Le ho risposto: 'lo so Ceci, ti vengo incontro, ci troveremo in aeroporto', e lei mi ha detto: 'Sto bene, ti voglio bene, ci vediamo presto. Era la voce di Ceci di sempre. Diversa da quella che avevo sentito quando ha chiamato dal carcere. Poi è stato come se avessimo avuto fretta di chiudere la telefonata". "Se avevo sentore dell'imminente liberazione? Sì, forte ieri - ha aggiunto - Con Daniele eravamo in casa insieme e ho detto: siamo sotto i ferri non più in terapia. Io sento questo. E dopo un po' eravamo insieme per programmare il prossimo pacco per Cecilia. Eravamo pronti e il pacco dovevamo farlo ieri ma ci siamo guardati e abbiano detto: ma lo facciamo? Abbiamo detto no, è inutile. Ci basavano solo su sensazioni ma la certezza era forte".

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I colleghi di Cecilia

"Siamo molto felici. Sapevamo che il governo stava lavorando intensamente, ma non ci aspettavamo un ritorno a casa di Cecilia così veloce. Quando è arrivata la notizia a Chora c'è stata grandissima emozione, tutti hanno applaudito', ha raccontato Mario Calabresi, direttore di Chora Media, che edita il podcast di Sala ‘Stories’.  

"Sono al settimo cielo nel sapere Cecilia libera, è una grandissima gioia. Sono contenta per lei e la sua famiglia. Sono dispiaciuta per ciò che le è accaduto e spero che non succeda mai più". Così Maryam Rahmanian, la fotografa iraniana che ha lavorato con Cecilia Sala negli ultimi reportage a Teheran.

Le reazioni della politica

Il governo e tutta la politica hanno festeggiato per la liberazione. Alla notizia un lungo applauso si è levato nell’aula del Senato con i senatori in piedi.

"Cecilia Sala sta tornando. Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell'Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa", ha scritto su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. 

"Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!", ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

"Cecilia Sala liberata, è in viaggio per l'Italia, bentornata!", il post di Salvini. 

"Abbiamo il cuore e il morale alle stelle", ha detto all'Adnkronos Carlo Nordio, ministro della Giustizia.

“La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!''. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Il cartello sul portone di casa: “Bentornata Cecilia”

Il piccolo cartello dedicato a Cecilia Sala affisso sul portone di casa a Roma
Il piccolo cartello dedicato a Cecilia Sala affisso sul portone di casa a Roma

“Bentornata Cecilia” e sotto disegnata la bandiera dell'Italia. È questo il piccolo cartello di benvenuto affisso dall'interno, da un bambino, nel palazzo di Cecilia Sala a Roma.

Perché era stata arrestata

Sala era accusata di aver violato "le leggi della Repubblica islamica dell'Iran". Nelle telefonate ai familiari aveva raccontato le terribili condizioni della sua detenzione: "Dormo per terra in cella e mi hanno tolto anche gli occhiali". Ieri la portavoce del governo della Repubblica islamica, Fatemeh Mohajerani, aveva ribadito che l'arresto di "non è in alcun modo una ritorsione" per quello del cittadino iraniano, Abedini Najafabadi, avvenuto in Italia. "Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente", aveva aggiunto.

Verso il rilascio di Abedini

E il rilascio di Abedini, secondo quanto riferiscono fonti informate citate dall’Ansa, sarebbe una questione di ore. Il ministro della giustizia Carlo Nordio è a Palazzo Chigi per discutere della questione. Anche fonti vicine al prossimo segretario di Stato americano Rubio sostengono che l'ingegnere iraniano sarà scarcerato e probabilmente rimpatriato in Iran. Si profila dunque uno scambio prigionieri. 

"Gli stessi iraniani hanno separato le due cose – ha minimizzato Tajani rispondendo alla domanda su quanto abbia pesato l'incontro di qualche giorno fra tra la premier Meloni e il presidente Trump in Florida alla luce della vicenda dell'ingegnere iraniano Mohammed Adedini Najafabadi -. Intanto godiamoci il rientro in Italia di Cecilia Sala, una brava giornalista. Mi fa particolarmente piacere anche perché sono amico personale del padre, quindi oltre al dovere da ministro ci ho messo anche un po' di affetto per il padre, che è un amico", ha aggiunto.

"Ho saputo del comunicato rilasciato e sono molto contento del ritorno a casa della nostra Cecilia Sala", ha detto l'avvocato Alfredo De Francesco, difensore dell’iraniano.

Gli Usa: “L’Iran rilasci tutti gli stranieri detenuti”

Intanto il governo americano non si sbilancia sulla liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala sulla quale una fonte del dipartimento di Stato ha riferito all'Ansa che “spetta al governo italiano rispondere a domande specifiche”. Tuttavia ribadisce che l'Iran deve “rilasciare immediatamente i cittadini di molti altri Paesi detenuti illegalmente spesso per utilizzarli come leva politica”. Quanto alla vicenda Sala, il dipartimento di Stato sottolinea che “i giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose, e devono essere protetti”.