Sabato 21 Dicembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Bimba dimenticata in auto. "Il dispositivo salva bebè poco pubblicizzato"

Biserni (Asaps): "C’è la nuova legge, multe e controlli non bastano". Il decalogo: lasciare vicino al bimbo un oggetto importante

L'ingresso dell'asilo nido dove sarebbe dovuta andare la bimba di circa un anno trovata morta in un'auto (Ansa)

Roma, 8 giugno 2023 – Sindrome del bambino dimenticato: prima la legge con l’obbligo di installare seggiolini anti abbandono per chi porta in auto piccoli sotto i 4 anni. Poi l’Iva ridotta dal 22 al 5%. Eppure dobbiamo fare i conti con un’altra vittima, a Roma. Giordano Biserni, presidente Asaps: perché? "Sicuramente questi provvedimenti non sono stati pubblicizzati abbastanza", è la prima riflessione di chi si occupa di sicurezza stradale da oltre 30 anni.

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CONTROLLI, MULTE E PUNTI

Sembra banale chiederlo di fronte a una tragedia che annienta le famiglie e lascia senza fiato: ma i controlli si fanno? E cosa stabilisce il codice della strada? "Questa infrazione mi risulta contestata - risponde il presidente Asaps -. L’articolo 172 del codice prevede una multa da 81 a 325 euro. Poi c’è la decurtazione di 5 punti, come succede per la mancanza di cinture". Biserni aggiunge altri dati choc, quelli dei bambini coinvolti negli incidenti, non solo in auto, "da gennaio sono 19 le vittime sulle strade che avevano fino a 13 anni, nel 2022 erano state 39. Ma uccide anche la dimenticanza. E sgomenta. Ho sempre paragonato questi casi a chi fa manovra e investe un piccino di casa".

L’INFORMAZIONE

L’impegno per la vita. "Negli anni passati - ricorda - ci siamo mobilitati con una campagna di informazione assieme ad Autostrade per l’Italia. Abbiamo installato pannelli nelle aree di servizio. Si vedeva una mamma che guardava dietro. Prima di scendere dall’auto voltati, ci sono anch’io, non dimenticarmi, diceva lo slogan".

IL DECALOGO

"Avevamo anche elaborato un decalogo anti abbandono - rammenta l’ex poliziotto -. Se dovessi sintetizzarlo, darei questi consigli: sistemate gli oggetti importanti vicino al bambino, come cellulare e computer. Tenete invece le sue cose, ad esempio i pannolini, nel sedile davanti. E chiedete alla scuola di essere chiamati se non vedono arrivare il bimbo". Infine, da nonno, Biserni si concede una riflessione: "La domanda sul perché continui ad accadere andrebbe rivolta a uno psicologo. Di certo siamo tutti troppo presi, trasportati da una fiumana di impegni a tutte le età e in tutti i momenti".