Trieste, 5 giugno 2023 - Per capire come è morta Liliana Resinovich si dovrà attendere ancora. Il gip del Tribunale di Trieste Luigi Dainotti si è riservato di decidere se archiviare il caso oppure chiedere un approfondimento delle indagini. L’udienza preliminare si è conclusa poco dopo le 12 e, come ha riferito l’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste il fratello di Liliana, Sergio, la riserva dovrebbe essere sciolta tra questo fine settimana e l’inizio della prossima.
Le 3 opposizioni di fratello, nipote e marito
Il giallo di Trieste si chiuderà come suicidio e il giudice accoglierà la richiesta di archiviazione presentata dalla procura? Oppure saranno richieste ulteriori indagini, come vorrebbero il fratello Sergio, la nipote Veronica e il marito Sebastiano Visintin, che hanno presentato opposizione?
L’udienza
Il gip Luigi Dainotti potrebbe sciogliere la riserva anche nei prossimi giorni. L’udienza inizia alle 9 e sarà a porte chiuse.
Il post del fratello Sergio Resinovich
Nei giorni scorsi Sergio Resinovich, in un post pubblico su Facebook, aveva annuncuiato che “familiari, amici e conoscenti saranno presenti davanti al Tribunale alle ore 8.30 per portare con la loro silenziosa testimonianza la volontà e il desiderio che venga resa verità e giustizia per Lilly”.
La scomparsa
Liliana Resinovich, 63 anni, era scomparsa dalla sua abitazione di Trieste il 14 dicembre 2021 e il suo cadavere era stato trovato nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni il 5 gennaio 2022. Presentando la richiesta di archiviazione, la Procura aveva precisato che c’era “una sola ricostruzione: l’intenzionale allontanamento” della donna dalla sua abitazione e “l’intenzionale decisione di por fine alla propria vita”.