
Il giallo del selfie inviato a una trasmissione di Rai 2: il 73enne si è fotografato a Tarvisio
Chiuso in un insolito riserbo, Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, indagato per l’omicidio della moglie, non è tornato a casa, a Trieste. Le troupe televisive e i giornalisti stazionano davanti alla sua abitazione ma inutilmente: di lui non ci sono tracce, anche se sabato si trovava in gita in Austria. E spunta un selfie (foto a destra) inviato da Visintin al programma Ore 14 da Tarvisio, in Friuli, dopo l’avviso di garanzia.
Non è credibile l’ipotesi che il 73enne sia fuggito, è possibile invece che si sottragga proprio al clamore mediatico suscitato dalla notizia che il suo nome figuri nel registro degli indagati.
Una notizia che ha risvegliato la curiosità di tanti per questo caso che sembra tanto semplice eppure senza una soluzione. E soprattutto fa clamore il fatto che vi sia stato iscritto nei giorni scorsi, dopo la svolta nell’inchiesta. Impressa prima con il rifiuto del gip Luigi Dainotti di archiviare il procedimento, come chiedeva la pm Maddalena Chergia, e poi con la nuova, dettagliatissima relazione medico-legale (indicata dal gip con altri esami da effettuare) e l’inchiesta affidata a un’altra pm Ilaria Iozzi.