Rimini, 4 marzo 2025 – Modalità, tempistiche e indiscrezioni avevano già portato a pensare che fosse imminente un nuovo colpo di scena nell’indagine sul delitto di Pierina Paganelli. Colpo di scena che stando alle indiscrezioni è infine arrivato, con l’iscrizione di Manuela Bianchi al registro degli indagati per l’ipotesi di reato di favoreggiamento.
La decisione della procura sarebbe arrivata dopo aver nuovamente ascoltato Manuela sulla ricostruzione del giorno del ritrovamento del corpo di sua suocera Pierina nel seminterrato di via del Ciclamino 31. Bianchi, infatti, è stata la prima a scoprire il cadavere della suocera e inizialmente non l'avrebbe riconosciuta. La scoperta sarebbe avvenuta alle 8:06, ma la chiamata ai soccorsi è stata effettuata solo alle 8:20. Gli investigatori vogliono chiarire cosa sia accaduto in quei minuti e se la donna fosse davvero sola. Ci sono poi 4 minuti di silenzio tra il ritrovamento e il pianto registrato dalla telecamera nei garage: la donna potrebbe aver visto qualcosa sulla scena del crimine. Forse proprio l’indagato per omicidio Louis Dassilva.
La versione ribadita oggi in sit dalla Bianchi però non ha convinto gli investigatori e per questo la donna è stata iscritta al registro degli indagati per favoreggiamento. Dopo una breve pausa, l’interrogatorio di Manuela è ricominciato, ma nella posizione di indagata appunto e non più come persona informata sui fatti.

Presente anche Loris: “Qui per dare conforto a mia sorella”
Nella pausa tra le due fasi dell’interrogatorio a Manuela Bianchi in procura, anche il fratello Loris ha raggiunto il palazzo di giustizia: “Sono qui per dare conforto a mia sorella” ha scandito Bianchi, preso d’assalto dai cronisti.
“Non temo di certo per me e se dovessi chiarire qualcos’altro lo farò senza tirarmi indietro, come ho sempre fatto. Mia sorella non sa che sono qui ora, magari non le farebbe piacere. Ma in questo momento ci tengo a farle sentire la mia vicinanza. La sera dell’omicidio io non ho mai perso di vista mia sorella ed eravamo in casa. Poi non posso garantire per ciò che non ho visto. Ma io credo a mia sorella e lei mi ha sempre riferito di aver detto la verità sulla mattina del ritrovamento del cadavere, ossia di non avere visto nessuno sulla scena del crimine”. “Se avesse mentito anche a me? – si è poi domandato Bianchi – questo mi farebbe molto arrabbiare con lei. Sicuramente ora gli inquirenti hanno maggiori elementi in mano se hanno ritenuto di procedere in questa maniera, ma sono certo che l’indagine vada a tutela dell’indagato, quindi aspetto di vederci più chiaro. È stato sempre vicino a mia sorella”.

La posizione di Manuela
“Manuela è serena al momento – aveva esordito questa mattina, prima dell’interrogatorio, Davide Barzan, il consulente criminalista della Bianchi – Vediamo oggi cosa succederà, se verrà ancora ascoltata a sommarie informazioni testimoniali oppure in forma diversa”. L’allusione neanche troppo velata del consulente, intervenuto rapidamente fuori dal palazzo di giustizia mentre la sua assistita si trovava nell’ufficio del pm Paci, era alla possibilità che Manuela venisse iscritta nel registro degli indagati (cosa poi avvenuta, ndr). “La presenza di mia sorella (l’avvocato Nunzia Barzan, ndr) può essere indicativa in questo senso, ma vediamo cosa deciderà il pm. L’eventuale indagine ricordo che sarebbe comunque a tutela dell’indagato stesso”.
Sullo svolgimento del confronto Barzan aveva poi aggiunto: “Le verrà chiesto di specificare cosa fece il giorno del ritrovamento del cadavere in quei specifici 4 minuti in cui la telecamera nei garage non registra alcuna attività (dopo che Manuela ha trovato il cadavere di Pierina, ndr). Vedremo cosa dirà Manuela, se confermerà o meno le precedenti dichiarazioni”, ha concluso Barzan.
Ieri la nuora di Pierina, pronta a entrare in procura per l’interrogatorio, in veste di persona informata sui fatti si era detta “serena”. “Risponderò a tutte le domande che mi verranno rivolte dal pubblico ministero e dagli organi inquirenti”, aveva detto.
L’omicidio di Pierina
Pierina Paganelli, ex infermiera di 78 anni, fu uccisa con 29 coltellate nel garage di casa la notte del 3 ottobre 2023, in via del Ciclamino a Rimini. Quella notte era appena rientrata dopo un incontro di preghiera dei Testimoni di Geova. Il suo corpo fu ritrovato la mattina dopo, attorno alle 8.30, proprio dalla nuora (moglie del figlio della vittima, Giuliano Saponi), Manuela Bianchi.