Imola (Bologna), 12 novembre 2023 – “Hanno ragione i genitori, bisogna tentare di tutto per tenere in vita la piccola Indi Gregory". Per Tommaso Ghirelli, vescovo emerito di Imola dal 2019, la decisione dei giudici inglesi di staccare la spina è sbagliata sotto ogni punto di vista.
Perché i tribunali britannici hanno torto?
"È la mentalità dei medici inglesi a essere sbagliata. Se un uomo o una bambina di otto mesi, come in questo caso, non ha prospettive di vita, per quale motivo bisogna togliere subito i mezzi per prolungare l’esistenza? A quale titolo si decide una cosa del genere? È un mero calcolo economico? L’economia non può prendere il sopravvento sul valore della vita".
Non crede che spegnere il dolore, quando è troppo, debba avere la meglio sulla conservazione a tutti i costi della vita?
"In certi casi le cure palliative possono avere questo effetto. Ma non si tratta di accorciare la vita: aiutano a sopportare il dolore, è una cosa molto diversa. Mi sembra più che evidente".
Per la piccola Indi i medici inglesi dicono che non esistono cure. Perché ritiene che non sia giusto staccare la spina?
"Quello che mi chiedo è perché abbiano impedito ai genitori della bimba di portarla al Bambin Gesù di Roma, che aveva dato la disponibilità ad accogliere Indi. Qualche piccola speranza forse c’era (anche se l’ospedale di Roma ha chiarito che non avrebbe tentato nuove terapie sulla bambina e avrebbe semplicemente continuato con le cure palliative, ndr) . Non credo proprio che l’ospedale abbia giocato sulla pelle di Indi".
La situazione della piccola, secondo gli esperti britannici, è davvero disperata: ha un buco nel cuore ed è stata operata a cranio e stomaco, nei suoi primi mesi, per essere tenuta in vita. I riflessi che ha, secondo i medici, sono incondizionati. Si può davvero parlare di vita?
"È una domanda più che legittima, ma bisognerebbe porsela seriamente, senza cercare conferme a una risposta che dentro di noi magari ci siamo già dati. Dovremmo porcela con la più assoluta sincerità. Fino a oggi hanno tenuto in vita Indi per un accanimento terapeutico o forse per lei c’era qualche bene ne vivere, anche se con gravissime limitazioni? Perché, allora, non l’hanno lasciata morire subito?"
Molti fedeli cristiani si chiedono come mai Dio imponga ai bambini sofferenze così atroci. La Chiesa che risposta dà?
"La sofferenza deve avere un qualche tipo di valore, se Dio la permette. Se il figlio di Dio si è fatto uomo e ha sofferto quel che ha sofferto, evidentemente la sofferenza ha un valore di redenzione. Non è il male assoluto. Il male assoluto è seguire il diavolo".
Staccare la spina è seguire il diavolo?
"Non dico questo, dico solo che c’era il Bambin Gesù disponibile ad accogliere la piccola Indi, ma i giudici inglesi non l’hanno voluta lasciare andare".
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