Caserta, 15 settembre 2023 – Maltrattava gli alunni, ma una mamma l'ha incastrata mettendo negli abiti del figlio un registratore che ha rilevato oltre al rumore degli schiaffi anche gli "scemo" e i "cretino" che la donna urlava. È successo in una scuola dell'infanzia paritaria di Parete (Caserta) e l'insegnante in questione è stata sospesa per dodici mesi dall'attività lavorativa emessa.
Le indagini, come detto, sono partite dalla denuncia dalla madre di un bambino di tre anni, a cui il piccolo aveva detto di essere stato picchiato dalla maestra e che per questo non voleva più andare a scuola. La donna ha appurato che anche altre madri avevano ricevuto racconti simili: alcuni piccoli allievi erano costantemente malmenati dalla maestra perché ritenuti cattivi e suo figlio era stato apostrofato più volte come come scemo e cretino.
A questo punto la donna è passata all’azione per trovare le prove di quei racconti, cucendo nei vestiti del figlio un registratore. Una volta avuta conferma, ha consegnato il tutto ai carabinieri, che , sotto il falso pretesto di un controllo sanitario a scuola, hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza. Da qui è emerso che la maestra era aggressiva e minacciosa nei confronti dei bambini e spesso gratuitamente violenta, con schiaffi al volto, calci, spinte, strattoni e tirate di capelli. Il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura aversana, ha quindi disposto la misura cautelare della sospensione dell'esercizio di pubblico ufficio o servizio per un anno.