Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Incidente Casal Palocco, lo youtuber Matteo Di Pietro (TheBorderline) chiede di patteggiare

Condannato a 4 anni di carcere. Il 14 giugno era alla guida del Suv che travolse una Smart provocando la morte del piccolo Manuel

Casal Palocco (Roma), 18 dicembre 2023 – Matteo di Pietro, il giovane youtuber dei ‘TheBorderline’ alla guida del suv Lamborghini che travolse una Smart a Casal Palocco , incidente in cui rimase ucciso Manuel, un bambino di 5 anni, ha chiesto di patteggiare una condanna a 4 anni di carcere.

La morte del piccolo Manuel

La procura, a quanto si apprende, ha dato parere favorevole alla richiesta di patteggiamento e adesso il gip dovrà fissare l’udienza. L’imputato è accusato di omicidio stradale e lesioni. Nelle scorse settimane la procura aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato e la prima udienza era stata fissata al 27 febbraio.

Il 14 giugno il piccolo viaggiava con la mamma e la sorellina, che rimasero ferite nello scontro. L’indagato era al volante di un Suv Lamborghini preso a noleggio e andò ad impattare contro la Smart della famiglia.

Clicca qui se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn

Casal Palocco: ha patteggiato lo youtuber di TheBorderline
Casal Palocco: ha patteggiato lo youtuber di TheBorderline

La sfida social a tutta velocità

Nell’ordinanza cautelare, con cui il gip dispose i domiciliari per Di Pietro, è emerso che l’auto viaggiava a oltre 124 km orari “immediatamente prima dell’impatto” con la piccola Smart.

A bordo del Suv erano presenti altre quattro persone che stavano effettuando riprese con il cellulare per una sfida social. Il ventenne aveva preso a noleggio il potente Suv con “l’unico ed evidente fine - scriveva il gip nell’ordinanza - di impressionare e catturare l’attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h”.

La maxi consulenza della procura

La richiesta di giudizio immediato è arrivata a poche settimane dal deposito di una maxi consulenza che era stata disposta dalla Procura. Negli atti dell’indagine viene ricostruita la dinamica di quanto avvenuto. Secondo i dati del Gps “il Suv al momento di imboccare via di Macchia Saponara alle ore 15:38, si fermava. Dopo avere imboccato la via riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 chilometri orari immediatamente prima dell’impatto. L’assenza di tracce di frenata - si legge nei documenti - dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente”.