Milano, 17 dicembre 2024 – La casa può essere come quei libri con la copertina nascosta, che si comprano a sorpresa, lasciandosi ispirare dalla descrizione scritta sulla carta anonima che li ricopre? Per scegliere una stanza in affitto, possono bastare descrizione e foto? Nella giungla milanese pare proprio di sì.
Una stanza “confortevole” con aria condizionata e portineria in zona Loreto attira l’attenzione tra migliaia di annunci. Il prezzo? 775 euro al mese. Ed è variabile, a seconda delle giornate. In sconto, perché sopra la cifra iniziale, che sfiora i mille euro, c’è una riga rossa. Come fosse l’offerta imperdibile di un negozio in un periodo di saldi. E già questo fa pensare. Ma lo stupore più grande arriva al momento di prenotare la visita dal vivo, perché cliccando sul tasto apposito compare una scritta: “Ci dispiace ma questa stanza è richiestissima. I nostri commerciali sono impegnati in altre visite. Prenotala subito on line!”. In sostanza, basandosi solo sulle fotografie pubblicate sul web. Praticamente al buio, per non lasciarsela scappare – e non è detto, peraltro, di riuscire ad accaparrarsela –. Succede anche questo nella metropoli, dove la richiesta di alloggi è inesauribile. E se la stanza messa in affitto, di 17 metri quadri, è in una zona centrale e servitissima dai mezzi pubblici, evidentemente c’è chi è disposto a dire “sì” prima ancora di vederla. In un appartamento in condivisione con altri sei inquilini.
Il messaggio che sprona a prenotare subito compare sulla stessa piattaforma anche per un’altra stanza di metratura quasi identica in zona viale Campania, semi centrale, a 795 euro al mese, all’interno di un appartamento da dividere con altri cinque studenti o giovani lavoratori. Ma la domanda di alloggi a Milano è infinita non solo per il medio e lungo periodo. La valanga di richieste, di turisti e non, anche per pernottare una sola notte, genera un turn over continuo. Basta indugiare anche solo poche ore, per vedersi soffiare dalla sera alla mattina l’appartamento puntato. Anche in periferia. In zona Giambellino. Esempio: “Si libera domattina e per il pomeriggio potrebbe essere disponibile”, risponde via chat il proprietario di un monolocale da affitto breve, da minimo due notti a massimo 28. Fino a 2mila euro al mese per una stanza da 25 metri quadri con bagno e il letto su un soppalco, sopra il forno a microonde e il frigorifero. Al mattino, però, è già occupato da un ospite. Una visita dal vivo? È possibile solo dalla settimana successiva. Ma “può visionarlo on line, troverà foto, descrizione e prezzi”. Un’altra scelta al buio.