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Un fac-simile della carta d'identità elettronica (Ansa)
Roma, 31 dicembre 2015 - Carta d'identità con microchip e impronte digitali, dopo 20 anni ci siamo. A dir la verità fin qui è stato un fallimento (o quasi), ma la storia della carta elettronica made in Italy si arricchisce di un nuovo capitolo. Sulla Gazzetta ufficiale datata 30 dicembre è pubblicato, infatti, il decreto - sottoscritto dai ministri dell'Interno, dell'Economia e Finanze e della Semplificazione e Pubblica amministrazione - che fissa le nuove "procedure di emissione" del documento nonche' "le modalita' tecniche di produzione, distribuzione, gestione e supporto" al suo utilizzo. La card - spiega il terzo dei 19 articoli del provvedimento - dovrà essere realizzata "con le tecniche tipiche della produzione di carte valori" e integrata "con un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell'identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici, nonche' per l'autenticazione in rete". La consegna della CIE (questo l'acronimo ufficiale) avviene "entro 6 giorni lavorativi".
COSA CAMBIA - Oltre alle impronte digitali (bimbi esclusi) e alla possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o meno di donare gli organi, ci sarà un Pin che permetterà l'accesso ai servizi online dedicati. La Cie sarà realizzata con le tecniche tipiche delle carte valori e avrà un microprocessore per la memorizzazione dei dati. Il piano per il rilascio sarà graduale e le tappe saranno fissate da una commissione ad hoc. Ma quando e come si concretizzerà tutta l'operazione? Si parte dai Comuni che hanno già emesso quelle che, a questo punto, diventano le vecchie carte d'identità elettroniche. Le nuove si dovranno basare sulle regole fissate nel decreto appena firmato dal Governo tenendo conto della road map stabilita dalla Commissione interministeriale permanente della Cie. Poi si passerà agli altri Comuni, stando alle linee guida del ministero dell'Interno.
UNA COMMISSIONE AL VIMINALE - La richiesta di rilascio viene presentata dal cittadino all'ufficio anagrafico del Comune di residenza o al Consolato, se residenti all'estero: Comune o Consolato acquisiscono direttamente "dal richiedente gli elementi biometrici primari" e "secondari", "la firma" e, per i soli maggiorenni, il "dato facoltativo relativo alla volontà di donazione o diniego di organi e tessuti" in caso d morte: chi intende modificare la volontà precedentemente indicata può farlo contattando l'Asl di appartenenza, le aziende osedaliere, gli ambulatori di medicina generale o i Centri regionali per i trapianti. Al Viminale viene istituita la Commissione interministeriale permanente della Carta di identità elettronica, incaricata degli "indirizzi strategici" e del "monitoraggio delle varie fasi del progetto": la Commissione, tra l'altro, garantisce, sentito il Garante della privacy, per gli aspetti concernenti la sicurezza dei dati e il trattamento dei dati personali. Le carte di identità in formato cartaceo (il 90% di quelle in circolazione) e quelle elettroniche già rilasciate restano valide fino alla scadenza.