Martedì 19 Novembre 2024

Carola Rackete, indagata la capitana della Sea Watch 3

Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave militare, questi i reati che la Procura di Agrigento le contesta Carola Rackete arrestata: cosa rischia ora

Carola Rackete, oggi l'interrogatorio del pm ad Agrigento (Ansa)

Carola Rackete, oggi l'interrogatorio del pm ad Agrigento (Ansa)

Agrigento, 28 giugno 2019 - Carola Rakete, la comandante della Sea Watch 3, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Agrigento. La 31enne tedesca deve rispondere dei reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedienza a nave militare. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno raggiunto la nave per notificare di persona, alla comandante Rackete, l'invito a comparire. Il sostituto procuratore Salvatore Vella è atterrato a Lampedusa: l'interrogatorio è previsto per domani. "Affronterò tutto con il supporto dei legali e di Sea Watch, ora voglio solo le persone a terra", ha commentato la tedesca. 

"SALVINI SI METTA IN FILA" - In collegamento con la Sala della Stampa Estera, la capitana della nave dell'ong tedesca, nella mattinata odierna, ha spiegato: "Noi siamo entrati in acque italiane perchè si tratta del paese più vicino, abbiamo avuto contatti anche con altri Paesi, ma non abbiamo ricevuto risposte". E sul braccio di ferro con il ministro degli Interni: "Salvini mi considera un nemico pubblico? Ho 42 persone di cui occuparmi. Salvini si metta in fila". 

"MI ASPETTO ARRESTI, BLOCCHI E ALLONTANAMENTI" - "C'è un equipaggio fuorilegge, un comandante fuorilegge che vanno fermati, arrestati, espulsi. C'è una nave che per la terza volta non rispetta le regole, le leggi e il buon senso e quindi mi aspetto multe, sequestri, arresti, blocchi, allontanamenti e l'Ue che dia cenno di esistenza in vita". Così ha tuonato da Genova il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini intervenendo sul caso della nave Sea Watch 3. "Mandiamo un po' di navi che battono bandiera italiana davanti al porto di Rotterdam a prendere in giro le autorità olandesi e vediamo come va a finire", ha aggiunto il vicepremier. "Se Ue fa quel che deve fare - ha proseguito - l'Olanda fa quel che deve fare,Insomma, se tutti fanno il loro dovere il caso si chiude entro qualche ora e gli italiani tornano ad occuparsi di altro, e non di un'associazione privata, straniera e fuorilegge che se ne frega delle regole e tratta esseri umani come merce di scambio".