Roma, 19 ottobre 2022 - Bollette folli e Comuni: ma quali servizi rischiano di saltare? Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato finanza locale per l’Anci, assicura: "Stiamo cercando di tenere duro". Ma poi ci sono i numeri. Vediamoli.
"Quanto spenderemo nelle bollette"
Quanto hanno speso finora le amministrazioni per le bollette di luce e gas e soprattutto quanto prevedono di spendere? "Il dato prima della crisi - fa sapere Canelli - ci dice che i quali 8mila Comuni spendevano un miliardo e 600mila euro per le utenze energetiche. Ovviamente questo dato potrà essere preciso solo a consuntivo. La previsione si attesta come minimo su un raddoppio, la cifra oscilla fra 3 miliardi e 3 miliardi e mezzo. All'appello manca un miliardo".
Quali servizi sono a rischio taglio?
"Evidentemente un sindaco potrebbe decidere di accendere più tardi l'illuminazione pubblica o di spegnerla prima. Oppure staccarla a una cert'ora della notte, con tutte le conseguenze sulla sicurezza stradale e sulla sicurezza percepita dai cittadini. Potrebbe anche decidere di chiudere le piscine, che sono fortemente energivore, oppure di chiudere mostre e teatri. Insomma un sindaco potrebbe essere costretto a sacrificare tutta una serie di servizi che hanno una ricaduta sociale. Ma non vogliamo arrivare a questo. Ognuno di noi sta cercando di tener duro, se ha avanzi di amministrazione impegna quelli".
Arriveranno più autovelox?
"No, questa è un’errata interpretazione - corregge Canelli -. Nessun sindaco vuole taglieggiare i cittadini, ci troviamo tutti sulla stessa barca. Anzi, negli ultimi tre anni siamo andati incontro alle persone, cercando di investire tante risorse sul sociale, ad esempio negli aiuti a pagare bollette e affitti. Sappiamo benissimo quali sono i termini del problema, abbiamo bisogno di una mano da parte dello Stato".
Le richieste
I sindaci hanno chiara la lista delle richieste al governo: "Poter applicare avanzi di amministrazione per la copertura delle spese energetiche ma anche poter utilizzare allo stesso scopo i proventi delle multe. Perché comunque la sicurezza stradale passa anche dall'illuminazione pubblica".