Firenze, 10 dicembre 2024 – L’esplosione che ha colpito il deposito Eni di Calenzano rischia di avere ripercussioni sulla distribuzione di carburante nell’area fiorentina. Anche se il disagio non dovrebbe durare a lungo, le prime conseguenze si stanno già manifestando.
Autolinee Toscane ha infatti comunicato che, a causa dell’indisponibilità di gasolio a Calenzano e del contemporaneo sciopero dei lavoratori della raffineria Eni di Livorno, si registra un problema di approvvigionamento dei serbatoi di stoccaggio a Firenze. La situazione, secondo l’azienda, potrebbe avere un impatto significativo, soprattutto sugli impianti di Peretola, dove le riserve rischiano di esaurirsi in circa 24 ore. Questo potrebbe provocare difficoltà nel garantire il servizio di trasporto pubblico locale, poiché i bus senza carburante non saranno in grado di entrare in servizio. La società comunica anche di aver avvisato già le autorità competenti e che «sta cercando di trovare soluzioni alternative, consapevole che (solo a titolo di esempio) le centinaia di bus dell’area fiorentina non possono fare rifornimento alle normali pompe di benzina».
Valacchi: "Impatto limitato, ma tempi più lunghi per la distribuzione"
Federico Valacchi, presidente di Faib Confesercenti Firenze, spiega che il blocco di Calenzano potrebbe causare qualche difficoltà iniziale: «In questo momento ci sarà qualche problema, ma penso che si riuscirà a sopperire andando a caricare nei depositi di Livorno e Ravenna. I tempi di viaggio, però, saranno più lunghi rispetto a prima». Fino a oggi, la raffineria di Livorno rappresentava il punto di partenza per la distribuzione, con Calenzano come tappa intermedia per rifornire rapidamente l’area fiorentina. Ora, invece, sarà necessario un viaggio diretto Livorno-Firenze-Livorno, allungando i tempi di percorrenza. «Questa settimana potrebbero esserci difficoltà a riempire completamente tutti gli impianti, ma sarà una situazione temporanea. Dovremo calibrare i quantitativi per garantire la distribuzione su tutti i punti vendita», aggiunge Valacchi, ribadendo che l’impatto complessivo dovrebbe essere limitato e progressivamente risolto con l’adattamento del sistema logistico.
In una nota Eni fa sapere di aver “già intrapreso le azioni necessarie per ridurre al minimo gli impatti sulla distribuzione di carburante per tutti gli impianti serviti dal deposito di Calenzano.”