Roma, 24 luglio 2022 - Caravella portoghese, perché è arrivata nelle nostre acque? Come mai troviamo nel Mediterraneo questa colonia galleggiante di polpi velenosi - molto velenosi -, creatura che dovrebbe invece abitare le acque dell’Atlantico? Il caso della donna punta ad Aci Trezza, in Sicilia - ustioni alle gambe e diagnosi, due giorni all’ospedale per precauzione anche per i problemi cardiaci di cui soffre la 68enne - torna ad accendere i riflettori su questo invertebrato simile a una medusa. simili a una medusa che aveva già fatto capolino nel Mediterraneo nell’Ottocento, come spiega Giulia Prato, responsabile del programma mare per il WWF.
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Da quando è documentata la presenza della Caravella nel Mediterraneo?
Svela Giulia Prato: "Abbiamo prove che la Caravella era stata avvistata nel Mediterraneo già nell'Ottocento. Allora però era una presenza sporadica. Non come oggi. Con il riscaldamento dell'acqua la sua presenza è sicuramente aumentata".
Cosa c'entrano le acque di zavorra delle navi?
"In generale - è il chiarimento dell'esperta - le acque di zavorra delle navi possono essere causa di trasporto di specie non autoctone", ad esempio anche attraverso le uova.
Che cosa fare se si avvistano una Caravella o una medusa?
Raccomanda Giulia Prato: "Bisogna sempre avvisare le autorità locali, mai prendere iniziative personali. La stessa regola vale anche per le meduse. Evitare assolutamente di portarle sulla spiaggia e di farle morire lì. Intanto sono importanti per l'ecosistema marino. Poi è bene rammentare che questi comportamenti sono illegali e quindi sanzionabili".