Sabato 16 Novembre 2024

Carabiniere ucciso a Roma, l'accusa: "Su Cerciello 11 coltellate in 32 secondi"

Agli atti l'informativa dei militari che indagano sul delitto e l'audizione del collega Varriale: "Mostrammo distintivo agli americani". Si aggrava la posizione di Natale: "Ruolo dominante"

Mario Cerciello Rega (Facebook)

Mario Cerciello Rega (Facebook)

Roma, 6 settembre 2019 - "Quella sera ci qualificammo mostrando la placca identificativa ai due americani": questa la versione messa a verbale dal carabiniere, Andrea Varriale, nel corso dell'audizione svolta il 9 agosto scorso davanti al procuratore facente funzioni, Michele Prestipino, l'aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Sabina Calabretta. Il collega del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso da 11 coltellate la notte del 26 luglio nel quartiere capitolino di Prati, ha fornito una versione ritenuta credibile dagli inquirenti, che oggi emerge nel dettaglio. Varriale, ascoltato come persona informata sui fatti, ha ricostruito la sera dell'omicidio di cui è accusato lo studente americano, Finningan Lee Elder, insieme al connazionale, Christian Gabriel Natale Hjort, sul cui capo pende l'accusa di concorso in omicidio.

DISTINTIVO MOSTRATO MA NIENTE ARMA D'ORDINANZA - Varriale ha ammesso che Cerciello Rega, non era in possesso della pistola di ordinanza. Il motivo, ha spiegato il carabiniere, "è legato al fatto che l'attività di controllo delle piazze di spaccio viene svolta in borghese e con abbigliamento che rende complesso l'occultamento dell'arma". Il militare ha ammesso anche che, come Cerciello, lui stesso non aveva con sé l'arma. 

"NATALE HA PARI RESPONSABILITA' NEL DELITTO"  - Intanto pare aggravarsi la posizione di Natale Hjorth. Se è vero che l'esecutore materiale del delitto, reo confesso, è Elder, nell'informativa dei carabinieri depositate agli atti si legge tuttavia che "tra i due indagati, Natale si è rivelato certamente il più carismatico, assumendo una posizione dominante non solo nel momento in cui ha negoziato la restituzione dello zaino" rubato all'intermediario coi pusher, Sergio Brugiatelli, "in cambio del narcotico e dei soldi, ma anche quando ha impartito a Elder le disposizioni da adottare in occasione dell'incontro". Secondo gli investigatori si "rafforza ulteriormente il già granitico quadro accusatorio" nei suoi confronti: il suo "contributo causale è parimenti decisivo nella commissione del delitto". Natale "ha pianificato nei minimi dettagli tutte le fasi della condotta delittuosa posta in essere unitamente ad Elder nel corso di quella nottata". 

"Su Cerciello Rega 11 coltellate in 32 secondi"

La stessa informativa dell'Arma, depositata agli atti in vista dell'udienza davanti al Riesame, contiene un dettaglio che qualifica l'omicidio in senso ancora più efferato. Nel documento si legge che "Finnengan Lee Elder ha ucciso con 11 coltellate, sferrate in 32 secondi" il vicebrigadiere Cerciello Rega. Al tempo dell'aggressione si arriva "interpolando i sistemi di videosorveglianza" della banca Unicredit di via Gioacchino Belli e della gioielleria di via Federico Cesi. 

IL NUOVO VIDEO - All'esame dei pubblici ministeri c'è anche il video delle telecamere a circuito chiuso che copre il buco di 24 minuti tra il momento in cui i due studenti americani lasciano la stanza dell'hotel "Le Meridien" per portare lo zainetto sottratto a Sergio Brugiatelli, e quello nel quale incontrano il vicebrigadiere Cerciello Rega e il suo collega. L'udienza davanti ai giudici della libertà, per l'esame della posizione di Hjort, è stata rinviata al 16 settembre. Nel video i due indagati si muovono nervosamente avanti e indietro passando più volte davanti a un bar della zona. E si abbassano nascondendosi tra le auto in sosta ed anche quando passa una 'Gazzella' dei carabinieri. Nel filmato, comunque, non ci sono immagini relative alla colluttazione che porterà alla morte del 35enne.