Roma, 12 febbraio 2018 - Ci sono due arresti per il pestaggio del carabiniere, avvenuto durante gli scontri alla manifestazione antifascista di Piacenza lo scorso 10 febbraio. Ai nomi dei presunti responsabili si è arrivati grazie alle indagini delle Digos di Piacenza e Torino. Sul web era circolato un video dove si vede il militare caduto in terra, colpito ripetutamente a calci e pugni. Una "violenza da branco selvaggio", così l'aveva definita il ministro dell'Interno Marco Minniti che aveva promesso "nessuna tregua fin quando non avremo trovato i colpevoli". Dopo gli scontri al corteo, 11 persone erano state denunciate: tra loro anche gli aggressori del carabiniere.
Una persona è stata arrestata a Pavia: sarebbe quella che ha prima sottratto lo scudo al militare e poi lo ha utilizzato di utilizzato per colpirlo più volte. L'altro arresto è stato eseguito a Torino. In manette sarebbe finito il manifestante che ha colpito ripetutamente con un'asta di una bandiera il gruppo di militari in assetto antisommossa, prima di fare lo sgambetto al carabiniere aggredito, facendolo cadere in terra.