Mercoledì 14 Agosto 2024

Caporalato, controlli a tappeto in tutta Italia: irregolare un’azienda su due

Da Torino a Siracusa 145 attività imprenditoriali sospese, denunciate 486 persone: centinaia di lavoratori in nero e norme sulla sicurezza non rispettate

Roma, 14 agosto 2024 – Attività sospese, imprenditori denunciati, lavoratori sfruttati: è il risultato di una serie di operazioni condotte dai carabinieri contro il caporalato in tutta Italia.

Agricoltura, dilaga il caporalato . Scattano le ispezioni in 28 aziende. Una su due è risultata irregolare
Controlli nelle imprese per contrastare il fenomeno del caporalato

I carabinieri hanno effettuato un’ampia campagna di contrasto contro il caporalato nella prima decade di agosto su tutto il territorio nazionale. Per l’operazione sono state costituite squadre ispettive composte da carabinieri dei reparti territoriali (Stazioni, Tenenze e Compagnie) e personale specializzato del Comando carabinieri per la Tutela del Lavoro.

Al termine delle attività, sono state controllate 958 aziende, di cui 507 sono risultate irregolari (52,92%). Nel corso delle ispezioni si è provveduto a verificare 4.960 posizioni lavorative, di cui 1.268 sono risultate irregolari (di queste, 346 erano lavoratori "in nero"); tra i lavoratori controllati, 2314 erano lavoratori extracomunitari, di cui 213 risultavano impiegati "in nero", e 29 i minori, di cui 9 impiegati "in nero".

Sono stati presi 145 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale (il 15,13% delle 958 aziende ispezionate), di cui 75 per "lavoro nero", 41 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, in 29 casi, per entrambe le ipotesi; inoltre, sono stati irrogati 144 provvedimenti di diffida ed elevate 848 prescrizioni amministrative.

Approfondisci:

Pensioni 2025, via quota 103: ora è 41. Le mosse del governo in vista della Manovra

Pensioni 2025, via quota 103: ora è 41. Le mosse del governo in vista della Manovra

Per quanto concerne il contrasto alle condotte penalmente rilevanti, sono state denunciate in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria complessivamente 486 persone, responsabili di violazioni del Testo Unico sull'immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di altre condotte di rilevanza penale. Di queste 486 persone, 19 sono state denunciate in stato di libertà per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, "caporalato", accertando le condotte delittuose nelle provincie di Torino, Brescia, Mantova, Verona, Piacenza, Ascoli Piceno, Perugia, Rieti, Roma, Teramo, Pescara, Caltanissetta, Siracusa e Nuoro; in conseguenza di ciò, sono stati liberati dallo sfruttamento 50 lavoratori. Infine, sono state elevate sanzioni e ammende per oltre 4.900.000,00 euro e sequestrati 3 furgoni per il trasporto di braccianti agricoli nei campi.

Approfondisci:

Sostanze cancerogene negli accessori donna venduti da note piattaforme online: ecco quali

Sostanze cancerogene negli accessori donna venduti da note piattaforme online: ecco quali

All’operazione ha rivolto un plauso il ministro al Lavoro e Politiche sociali, Marina Calderone. "Non va in vacanza l'attenzione per sicurezza e legalità. Le operazioni di contrasto al lavoro irregolare e al caporalato in agricoltura hanno tra i primi obiettivi la prevenzione del fenomeno. Vogliamo, anche in questo modo, sostenere le molte aziende del settore agricolo che agiscono nel rispetto delle regole e si trovano ad operare nello stesso mercato di chi lucra diminuendo compensi e tutele. La campagna ispettiva condotta dai Carabinieri dei reparti territoriali e dal personale specializzato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro nei primi dieci giorni di agosto conferma l'efficacia di un'azione che, partendo dall'analisi dei dati, si orienta verso aziende potenzialmente a rischio e fa lavorare in modo sinergico enti, uomini e strumenti", ha detto il ministro Calderone.

Approfondisci:

Crollo Ponte Morandi a Genova, cosa resta sei anni dopo la tragedia: 43 vittime, 58 imputati e il nodo manutenzione

Crollo Ponte Morandi a Genova, cosa resta sei anni dopo la tragedia: 43 vittime, 58 imputati e il nodo manutenzione