Venerdì 4 Ottobre 2024
FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Migranti, anche Bologna dice basta: "Non c’è posto per i minori"

Un gruppo di baby profughi chiede aiuto alla Polfer. Il Comune: tutto esaurito

Migranti, il nodo dei minori non accompagnati (Ansa)

Migranti, il nodo dei minori non accompagnati (Ansa)

Bologna, 21 agosto 2023 – Quattro giovani migranti "a spasso" per Bologna. O non si sa bene dove. Si tratta degli adolescenti centrafricani, di 16 e 17 anni, che tra venerdì e sabato si sono rivolti agli uffici Polfer sotto le Torri per chiedere un posto in cui dormire, giunti dalla Sicilia. Ma dopo lo ’stop’ all’accoglienza dei minori non accompagnati dettata dal Comune a causa dell’esaurimento dei posti per poterli ospitare, gli agenti non hanno potuto fare altro che congedarli, una volta identificati. E lasciarli "liberi", e soli, senza soldi né documenti, per la città. Ieri il Comune in una nota congiunta dell’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo e della consigliera delegata al Welfare metropolitano Sara Accorsi, ha fatto sapere che sono stati "ricondotti alle comunità di provenienza o si sono spontaneamente allontanati".

"Ci preme ribadire che la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati spetta allo Stato e alla Prefettura qualora il Comune dati gli ingenti flussi abbia esaurito ogni possibilità". Insomma, anche Bologna, che da sempre si è spesa, "per scelta dei Comuni metropolitani, a offrire il sistema d’accoglienza diffuso più grande d’Italia, con oltre 1.900 posti", aggiungendo pure "lo sforzo straordinario che come Comune facciamo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, con oltre 500 accolti", non ce la fa più. Prosegue Palazzo d’Accursio: "A seguito dei decreti Salvini e l’impostazione dell’attuale governo con il decreto Cutro, che limita le potenzialità del sistema Sai (Sistema accoglienza e integrazione, ndr), i capitolati e le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire nemmeno posti letto e strutture sul nostro territorio".

Anche se qualche ’salto mortale’ ancora si riesce a fare. È di ieri mattina infatti l’arrivo in Emilia-Romagna di 150 migranti giunti a Lampedusa a Ferragosto. E la contestuale richiesta di Prefettura – che non ha posti né risorse per ospitarli – e di ministero dell’Interno al Comune di accogliere 11 nuclei familiari, cioè 29 persone senza casa su 37 destinate alla città. Alcuni minori, tutti accompagnati. Nonostante le difficoltà, a costo di "collocarli in albergo, a prezzi di mercato", il Comune alla fine ha risposto presente. Nel frattempo per gestire la situazione al collasso è stato chiesto un incontro urgente con il commissario per l’emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti, fissato per il 1° settembre in città.