Bari, 12 aprile 2022 - Infiamma la polemica su Luciano Canfora (foto), che in un liceo di Bari, durante un incontro sull'Ucraina, ha definito la leader di Fdi Giorgia Meloni "terribilissima" e "neonazista nell’animo" ("trattata da mentecatta" e "sempre insultata, poveretta"). La solidarietà a Meloni è arrivata subito dal suo partito, con la richiesta al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di prendere provvedimenti. "Parole inaccettabili – replica la diretta interessata a Canfora –, ancora una volta pronunciate da una persona che si dovrebbe occupare di cultura e formazione e che invece finisce a fare becera propaganda a dei giovani studenti". E annuncia querela.
Luciano Canfora non arretra: "Perché dico che Giorgia Meloni è neonazista"
Chi è Luciano Canfora
Barese, 79 anni, Canfora è filologo classico, storico e saggista: i suoi volumi sono stati pubblicati in molte lingue. Attualmente è professore all'Università di Bari e coordinatore scientifico della Scuola superiore di studi storici di San Marino. È membro dei comitati direttivi di diverse riviste, anche straniere, in Italia di Limes (Gruppo L'Espresso). È membro della Fondazione Istituto Gramsci e del comitato scientifico dell'Enciclopedia Treccani.
Ha alle spalle una lunga carriera accademica e una militanza politica, prima nel Partito Comunista, poi in Rifondazione Comunista. Candidato alle Europee del 199 con il Partito dei Comunisti italiani, non viene eletto. Dopo la dissoluzione di Comunisti Italiani di lui si è parlato come di un "comunista senza partito". Lui preferisce la definizione di "internazionalista". Alle Politiche del 2018 appoggia Liberi e Uguali.
I commenti sul web
A sinistra si leva la voce di Anna Paola Concia, pressoché isolata al momento. "Caro Canfora sono stata una donna iscritta al Pci, lo sdegno che attraversa la mia anima a sentire le sue parole è totale, infinito. Mi sento male", twitta l'ex deputata Pd.
La Rete registra i commenti di diversi giornalisti. "Più che l'altezzosa sequela di vecchie sciocchezze, di Luciano Canfora colpisce che non dedichi una sola parola, una!, alle vittime ucraine e neanche una, una!", twitta il giornalista Rai Marco Frittella. Antonio Polito nei commenti rincarare la dose: "In realtà qualche parola la dedica. Dice che non gli interessa leggere dì 'Irina che ha perso il bambino', che i profughi non possono essere così tanti, e che quello che vediamo sono 'passanti' intervistati dai media". "Peggio ancora", commenta Frittella. Stefano Menichini chiosa: "Per uno come Canfora, Marco - scrive rivolto a Frittella - il destino delle persone reali è solo un accidente sulla strada della Storia". Dalla giornalista di La7 Gaia Tortora, figlia di Enzo Tortora, arriva la "solidarietà a Giorgia Meloni per le squallide parole di Canfora. Livello bassissimo".
La vicenda trapassa i confini di politica e giornalismo. ''Mai insultare chi riteniamo in torto, soprattutto se siamo in presenza di giovani, ed in un momento drammatico come questo'', è la lezione di Alessandro Gassmann. "Lei lo sa, non condivido mai il suo pensiero - scrive Gasmann rivolgendosi alla leader di Fdi - ma come già detto in passato, rispetto sempre''.