Mercoledì 13 Novembre 2024

Saetta, cane robot ‘arruolato’ dai carabinieri. Un fiuto infallibile per esplosivi e sostanze chimiche: il video

Primo caso in Italia, ecco perché si chiama così e a quali compiti è assegnato. Un ruolo strategico per i botti inesplosi delle feste

Roma, 19 dicembre 2023 – Il cane robot dei carabinieri –  novità assoluta per l’Italia e per le sue forze di polizia – si chiama Saetta e ha già conquistato la simpatia di tutti, anche se il suo primo obiettivo è quello di garantire la sicurezza. E’ capace di aprire porte e asportare ordigni.

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Perché si chiama Saetta

Il nome Saetta rievoca il simbolo presente sulle fiancate delle autovetture di pronto intervento, con la tradizionale livrea blu e rossa dell’Arma dei Carabinieri, sarà assegnato inizialmente al Nucleo Artificieri di Roma.

I carabinieri arruolano Saetta, il primo cane robot
I carabinieri arruolano Saetta, il primo cane robot

Che compiti avrà il cane robot

Controllato da un tablet a distanza (fino a 150 metri), potrà muoversi anche su terreni impervi e non percorribili dai normali veicoli ruotati o cingolati. Con l’ausilio del cane robot sarà possibile effettuare rischiose attività di ricognizione espletando così compiti anti sabotaggio in luogo dei militari specializzati, sfruttando le sue spiccate capacità di mobilità come quelle di salire e scendere da rampe di scale ed aprire autonomamente porte e rimuovere ostacoli.

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Un fiuto infallibile per esplosivi e agenti chimici

Saetta potrà mappare luoghi attraverso avanzatissimi sistemi di rilevazione laser e termici, evidenziando la presenza di minacce e individuando, con l’ausilio di strumentazione dedicata, le più fievoli tracce di esplosivo e di agenti chimici e radiologici. Il cane robot opererà con il proprio braccio robotico per asportare ordigni, compresi i grossi petardi inesplosi che, specialmente a Capodanno, minacciano l’incolumità dei cittadini nelle aree urbane. Infine, sarà in grado di rifornire equipaggiamenti i militari impossibilitati a muoversi.

In campo per il Giubileo

L’innovazione, osserva l’Arma, consentirà di innalzare gli standard di sicurezza complessivi anche in prospettiva del Giubileo 2025, che vedrà riversarsi a Roma milioni di persone. “Saetta – si rimarca – è un altro passo della costante attività di ricerca e sviluppo dell’Arma nell’ambito delle nuove tecnologie, con lo scopo precipuo di implementare ulteriormente efficienza ed efficacia del servizio offerto al cittadino”.

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