Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Sciame sismico ai Campi Flegrei, l’Ingv: ecco cosa prevediamo

Il direttore dell’Osservatorio vesuviano: “Al momento non ci sono segnali di un’eruzione imminente”. Lo scenario

Napoli, 25 settembre 2023 – Nei Campi Flegrei “si sta riproponendo quello che è successo all’inizio degli anni Ottanta, ovvero un aumento della sismicità, chiaramente legata alla dinamica del vulcano in profondità ad alcuni chilometri. L’Ingv sta monitorando minuto per minuto l’evoluzione ma non siamo in grado di prevedere quel che può accadere, certamente ci stiamo avvicinando a una situazione di crisi come quella, appunto, di 40 anni fa. Dobbiamo quindi prestare la massima attenzione”.

Campi Flegrei, le reti di monitoraggio Ingv
Campi Flegrei, le reti di monitoraggio Ingv

L’analisi è del geologo Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in merito allo sciame sismico che sta colpendo negli ultimi tempi i Campi Flegrei, interessando la zona a Ovest di Napoli e i comuni limitrofi.

Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia: mappe Ingv degli epicentro degli eventi sismici. In rosso gli epicentro dell'ultima settimana
Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia: mappe Ingv degli epicentro degli eventi sismici. In rosso gli epicentro dell'ultima settimana

Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano

Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, osserva che “la deformazione del suolo si sta mantenendo su livelli 10 volte inferiore a quella di 40 anni fa, quando era 15-20 metri al mese contro gli attuali 15 millimetri raggiunti nello stesso periodo di tempo”.

"Non prevediamo un’eruzione a breve”

Chiarisce il direttore: “Non prevediamo un'eruzione imminente, non posso escludere che si verifichi in futuro. Ma deve accadere una cosa precisa, il magma deve migrare verso la superficie. E questo al momento non si sta verificando”. Conclusione: “Sicuramente c'è una crisi, la sismicità è sicuramente aumentata anche se oggi non ha ancora raggiunto i livelli di 40 anni fa per l'energia rilasciata. Ma questo si potrebbe sempre verificare in futuro”.

Le parole di Carlo Doglioni

Per Doglioni “anche oggi siamo all’interno del range di magnitudo registrato nelle ultime settimane: è una evoluzione ‘normale’, abbiamo visto che c’è una maggiore frequenza di eventi e sta aumentando un po’ l’intensità. Come Osservatorio Vesuviano dell’Ingv stiamo monitorando anche le variazioni eventuali di gas e la velocità del sollevamento del bradisismo”. “Non abbiamo elementi che ci possano portare a dire che ci sarà una eruzione, però ci sarà un aumento della sismicità” facilmente prevedibile “dall’osservazione statistica del numero crescente di eventi. Per ora nessun allarme, certamente è una situazione su cui noi, come Istituto, abbiamo gli occhi puntati”.

I piani di evacuazione

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, fa sapere che “come Comune di Napoli stiamo lavorando alla revisione dei piani d'evacuazione, ma voglio tranquillizzare i cittadini: è vero che c'è lo sciame sistemico che tutti avvertiamo ma gli indicatori che ci vengono all'Ingv non sono preoccupanti”.  “Dobbiamo ricordare - ha aggiunto il primo cittadino - che la caldera dei Campi flegrei è una di quelle più monitorate al mondo e dunque se ci fossero delle situazioni di preoccupazione lo sapremmo nei tempi giusti”.