Il campanile del lago di Resia è un luogo simbolo dell’alta val Venosta. Per gli abitanti della zona ricorda la triste storia di un intero paese sommerso per realizzare una centrale idroelettrica. L’orologio della chiesa tornerà a Curon, grazie al collezionista sudtirolese Onkel Taa. Un dono che fa come una sorta di ex voto, per un trapianto d’organo, recentemente ricevuto. "Il campanile risale al 1357 ed è stato più volte ristrutturato", ricorda il giornalista Elmar Pichler Rolle. "Nel 1721 fu installato poi l’orologio ed è rimasto in funzione fino all’agosto del 1950". All’epoca gli abitanti di Curon dovettero lasciare le loro case per fare spazio alla diga di Resia. Due villaggi, in tutto 163 case, furono sommersi dalle acque assieme al prati circostanti. Tutte le abitazioni furono abbattute, solo il campanile restò in piedi e oggi viene immortalato da innumerevoli turisti che transitano per passo Resia. "Un artigiano smontò l’orologio che sparì fino alla fine degli anni Ottanta, quando Onkel Taa lo ha scovato e acquistato in val Pusteria", aggiunge Pichler Rolle.
CronacaCampanile di Curon, l’orologio torna a casa grazie a un collezionista