Lunedì 4 Novembre 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

Napoli, la Camorra ricomincia a sparare tra la folla. Uccisi due giovani

Le due vittime avevano 25 e 19 anni e uscivano da un locale. Raffaele Cepparulo guidava i barbudos

Napoli, agguato di camorra. Raffaele Cepparulo

Napoli, agguato di camorra. Raffaele Cepparulo

NAPOLI, 8 giugno 2016 - ANCORA sangue in città. Uccisi in pieno giorno a Ponticelli il capo dei ‘barbudos’ e un suo amico, incensurato. Raffaele Cepparulo, 25 anni - noto per guidare la cosca in cui tutti gli affiliati si sono fatti crescere una lunga barba, tatuare i nomi dei loro morti e parole in arabo -, è stato freddato davanti al suo ‘basso’, al ‘Lotto 0’ in via Cleopatra. Due sicari, giunti a piedi, gli hanno scaricato contro una gragnuola di colpi. Per l’esponente dei ‘barbudos’ non c’è stato nulla da fare: raggiunto al volto e in diverse parti del corpo, è morto sull’uscio di casa. Ciro Colonna, 19 anni, ferito gravemente, è stato trasportato a Villa Betania, ma è deceduto poco dopo il ricovero.

L’agguato di camorra sarebbe scattato dopo il tentativo, nell’autunno scorso, di uccidere Pasqualino Sibillo, arrestato a novembre, capo di una baby gang che controllava Forcella con i Giuliano. A luglio fu eliminato Emanuele, fratello di Pasqualino: l’uccisione di Cepparulo sembra la risposta a quegli episodi, anche se ormai si assiste a una nuova guerra di camorra che, da inizio anno, ha fatto già quindici morti.

Nonostante il ministro Alfano avesse promesso di far tacere le pistole e inviato 250 militari con compiti di sorveglianza in strada, la mattanza e le ‘stese’ nei quartieri (sparatorie intimidatorie a bordo di motorini) non accennano a finire.

 

IL VIMINALE non riesce a controllare la faida - si parla di 110 clan tra Napoli e la provincia - scoppiata per gestire le lucrose piazze di spaccio. E mentre il governo promette aperture estive di scuole e continua la polemica ‘Gomorra sì’ e ‘Gomorra no’, c’è un pezzo di Napoli impermeabile a ogni discussione e convivenza. Sono centinaia di giovani sbandati, senza soldi e senza prospettive, al comando di baby boss sanguinari che ambiscono a conquistarsi solo fette di potere nel mercato della droga.