Roma, 22 marzo 2018 - Domenica 25 marzo 2018, esattamente alle due del mattino (o di notte) scatterà il cambio dell'ora. Le lancette degli orologi 'classici' si dovranno spostare in avanti di un'ora mentre l'ora di smartphone, tablet, computer e di qualsiasi dispositivo connesso a internet si aggiornerà automaticamente. Torna l'ora legale, in anticipo come la primavera. Purtroppo dormiremo tutti 60 minuti in meno, ma a voler essere ottimisti godremo di un'ora di luce in più al giorno e magari qualcuno risparmierà sulla bolletta elettrica. Terna – la società che gestisce la rete elettrica italiana – ha infatti rilevato che quell’ora quotidiana di luce in più, l'anno scorso ci ha fatto risparmiare ben 567 milioni di chilowattora e ha risparmiato all'ambiente l'equivalente di 320mila tonnellate di Co2 in emissioni grazie all'accensione posticipata di luci ed elettrodomestici.
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LA PROPOSTA DI ABOLIZIONE - Anche se l'utilità dell'ora legale è affermata e condivisa dai più, alcuni non sono d'accordo, al punto che quest'anno qualcuno ha cercato di abolirla. All'inizio di febbraio infatti, due eurodeputati (il ceco Pavel Svoboda e la francese Karima Delli) hanno presentato una risoluzione al parlamento europeo dove si chiedeva di cancellare la modifica dell'ora. Secondo i proponenti, l'ora legale che regala una preziosa ora di luce ai bui Paesi del Nord, ne regalerebbe anche troppa a quelli del Sud, che indicano la misura come "inutile e dannosa per la salute umana, l'agricoltura e la circolazione stradale" . La proposta alla fine è stata modificata e si è passati dall'abolizione alla decisione di "condurre una valutazione approfondita" sull'argomento.
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POSSIBILI DISTURBI - Utilità e risparmio a parte, resta il fatto che l'ora legale, e la diminuzione del sonno che ne deriva, può avere degli effetti spiacevoli sul nostro benessere psico-fisico. Questi piccoli disturbi passeggeri - alterazioni del sonno, stanchezza e difficoltà di concentrazione, stress e irritabilità - sono causati dalla differenza che si crea tra il nostro orologio biologico (o ciclo circadiano) e l'orario esterno. L'orologio biologico è infatti responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia, della fame, della rigenerazione cellulare e della temperatura corporea. Anche la perdita di una sola ora di sonno può alterare questi equilibri per qualche giorno e farci sperimentare i sintomi sopra descritti. Ad accusare il colpo sono soprattutto i 'gufi' che vanno a letto molto tardi e chi, al contrario, tende ad alzarsi molto presto. Secondo il New England Journal of Medicine, inoltre, la carenza di sonno causata dall'ora legale risulterebbe poi in un aumento del 5% dei casi di infarto del miocardio.
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COME AFFRONTARLI - Per prepararci e rispondere a questi disturbi passeggeri, Assosalute suggerisce alcuni pratici e semplici accorgimenti che è possibile adottare per abituare il nostro organismo. A partire da qualche giorno prima del cambio di orario, si dovrebbe gradualmente anticipare la sveglia di una ventina di minuti o andare a dormire un po' prima la sera per dare tempo al corpo di abituarsi al nuovo ritmo. Se non si riesce a prendere sonno, è possibile aiutarsi con sedativi leggeri e naturali come passiflora o valeriana. Utile anche, per agevolare il riposo, consumare pasti leggeri la sera, evitando alcolici, caffeina/teina e sostanze che influiscono sul ciclo sonno-veglia. In caso di mal di testa gli antinfiammatori non steroidei (FANS), possono notevolmente alleviare il fastidio. Se nervosismo e irritabilità perdurano è possibile assumere integratori di magnesio utili per ritrovare equilibrio. Fondamentale sforzarsi di fare attività fisica, meglio se all'aria aperta e al mattino, in modo da affrontare la giornata più rilassati e arrivare più stanchi alla sera. Per contro è meglio evitare l'attività sportiva anaerobica e intensa in prossimità dell'ora di andare a letto, poichè questa stimola il sistema nervoso e non favorisce il rilassamento necessario ad addormentarsi.