Lunedì 28 Ottobre 2024

Cambio ora legale 2017, spostate le lancette indietro di un'ora

Stanotte è tornata l'ora solare: si può poltrire a letto 60 minuti in più. Ecco come spostare le lancette degli orologi senza dubbi

Torna l'ora solare: stanotte - 29 ottobre - si dorme un'ora in più

Torna l'ora solare: stanotte - 29 ottobre - si dorme un'ora in più

Roma, 29 ottobre 2017 - Dolce ora solare... Vi siete ricordati di spostare indietro le lancette dell'orologio? Ebbene sì, stanotte - in teoria tra le 2 e le 3, ma nessuno certo si è svegliato apposta - scatta il ritorno all'ora decisa dal sole, un  cambio dell'ora ( dalla legale alla solare) che ci permette di poltrire a letto più a lungo del solito, recuperando il sonno perduto per colpa dello stress delle nostre vite.

Per chi tutti gli anni si confonde, faticando a ricordare la differenza del cambio orario, ecco una mini-guida: le lancette devono essere spostate un'ora indietro. Insomma, stamattina chi si sveglia - poniamo - alle 7 può girare la testa sul cuscino e rimettersi a dormire un'altra ora perché in realtà saranno ancora le sei. Di conseguenza, se in questo periodo in Italia il sole sorge all'incirca alle 7.40, dall'alba di oggi illuminerà la camera da letto già dalle 6.40 circa. Il che non è male, almeno nei giorni feriali: non sembrerà più di andare al lavoro in piena notte.

Naturalmente c'è il rovescio della medaglia: guadagnamo un'ora di luce in più al mattino, ma la perdiamo la sera, perché farà buio indicativamente intorno alle 17 invece che alle 18. E sarà solo l'inizio: man mano che avanza l'inverno, le giornate si accorceranno sempre di più. 

COME SPOSTARE LE LANCETTE - Ricapitolando, il meccanismo alla fine è abbastanza semplice. Stanotte alle 3, le lancette vanno riportate indietro sulle 2. Ovviamente non bisognerà puntare la sveglia e alzarsi apposta per effettuare l'operazione. Basterà ricordarsi, al mattino, di portare l'orario dei vari orologi della casa, dell'auto e del telefonino, indietro di un'ora. Attenzione, ho usato la parola telefonino apposta perché i cellulari di ultima generazione, i cosiddetti smartphone collegati alla rete, faranno questa operazione "da soli", quindi al risveglio li troveremo già "in pari" con l'ora solare. Per qualcuno questo 'aiutino' potrebbe essere fonte di dubbio ulteriore (avrà aggiornato l'ora oppure no?). Ecco allora un consiglio molto pratico: chiunque in casa avrà sul muro un orologio con le classiche lancette; ecco se quello indicherà un orario diverso rispetto al vostro cellulare, vorrà dire che lo smartphone è aggiornato, mentre toccherà a voi spostare le lancette del vostro vecchio orologio.

PRO E CONTRO - Lo scopo del passaggio dall'ora legale a quello solare e viceversa è risparmiare energia, utilizzando meno possibile l'illuminazione elettrica sfruttando le ore di luce che andrebbero "sprecate". Come detto sopra, considerando le abitudini di un cittadino 'medio' che va a letto alle 23 e si sveglia alle 7, in inverno, con l'ora solare, non dovrà tenere la luce accesa fino alle 7.40 perché il sole sarà già sorto dalle 6.40. Ragionamento inverso per l'estate con l'ora legale, quando le giornate sono più lunghe e il sole sorge molto presto.

COME NASCE IN ITALIA - In Italia l'ora legale nasce come misura di guerra nel 1916. Con la seconda guerra mondiale verrà abolita e ripristinata diverse volte. Verrà adottata definitivamente con la legge 503 del 1965, in periodo di crisi energetica. L'ora legale stabilita dalla legge, applicata per la prima volta nel 1966, dura inizialmente quattro mesi,  e viene estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l'inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all'ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese viene introdotto nel 1996, insieme al resto dell'Europa, quando la fine viene spostata all'ultima domenica di ottobre. La legge 1144/1966 delega al Presidente della Repubblica il compito di decidere annualmente inizio e fine dell'ora legale rispettivamente nel periodo 31 marzo-10 giugno e 20 settembre-31 ottobre. Dopo successive modifiche, solo nel 2010 l'Italia con l'art. 22 della legge 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo, fissa l'inizio dell'ora legale alle 2 del mattino dell'ultima domenica di marzo e il termine alle 3 del mattino dell'ultima domenica di ottobre. Nella pratica questo già avveniva dal 1996.