Cesena, 20 gennaio 2025 – “Da controlli effettuati non risultano accessi o violazioni nei sistemi informativi del Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Lo precisa lo stesso Ministero con una nota intervenendo sul caso del baby hacker di Cesena che nei giorni scorsi si era detto aver violato il sito del Ministero dell’istruzione e del Merito, per trasformare i suoi 5 nelle pagelle scolastiche in sei.
“Le presunte e gravi attività di violazione di piattaforme informatiche dello studente – si legge ancora nella nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito – non hanno interessato i sistemi informativi gestiti a livello ministeriale. L’episodio segnalato, di cui sono in corso approfondimenti con le autorità competenti, ha riguardato molto probabilmente un accesso non autorizzato al registro elettronico che, si ricorda, non è uno strumento gestito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito”.
"È importante sottolineare – sottolinea ancora il Mim – che ciascuna scuola è autonoma nella scelta e nella contrattualizzazione dei registri elettronici con le aziende specializzate che, sul territorio, erogano questo servizio. Alla luce della vicenda accaduta, Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è in costante contatto con la polizia Postale e, qualora fosse richiesto, fornirà piena collaborazione in relazione alle indagini in corso. L’accertamento dei fatti da parte delle autorità giudiziarie chiarirà ogni aspetto di questa vicenda e invitiamo le comunità scolastiche a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza digitale, nell’interesse di studenti, docenti e famiglie”.
Il 15enne di Cesena è stato scoperto grazie a un’indagine condotta dalla Postale e coordinata dalla Procura distrettuale di Bologna competente per i reati informatici. Il fascicolo era stato aperto mesi fa a Forlì, poi passato alla Polizia postale. L'allarme era scattato da una denuncia che riferiva di ingressi nei software legati alla navigazione, accessi nel corso dei quali una persona che operava da Cesena si dilettava in una sorta di gioco elettronico con potenziali ripercussioni reali.
Il giovanissimo hacker insomma, era riuscito a deviare le rotte delle navi mercantili nel Mediterraneo, in particolare delle petroliere. Da qui la scoperta di quegli ‘interventi illegali’ anche in campo scolastico con la trasformazione delle insufficienze in 6 e la relativa cancellazione di debiti formativi e relativi esami di riparazione a settembre per alcuni ragazzi.