Milano, 17 luglio 2023 - Caldo record: gli italiani si trovano a fare i conti con un’ondata torrida e afosa decisamente sopra la norma. Temperature eccezionali che, inevitabilmente, mettono a dura prova l’organismo. Mettere in campo una serie di buone abitudini per tutelare la salute – soprattutto dei più fragili – è fondamentale. C’è una (vastissima) platea di soggetti con ipertensione e patologie cardiache che, in virtù dell’eccezionalità delle condizioni meteo, deve prestare maggiore attenzione in queste giornate roventi, favorendo una serie di pratiche virtuose. Con il professor Giuseppe Musumeci, primario di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino abbiamo cercato di capire come impatta la calura estrema su questa frangia di popolazione, e, soprattutto, mettere in fila qualche consiglio “su misura”, a partire da cosa mangiare e quali accorgimenti prendere. Tenendo presente che, soltanto di ipertensione, secondo i dati Iss, in Italia soffre il 31% della popolazione.
Quando finisce il caldo record: ultime previsioni
Professor Musumeci, cosa accade nell’organismo di persone affette da ipertensione e patologie cardiache in circostanze di caldo record come quello che stiamo vivendo e che proseguirà nei prossimi giorni?
“Il caldo causa una vasodilatazione, in tutti gli individui. Inoltre, se non si resta adeguatamente idratati, andiamo anche incontro a una deplezione di volume ematico. La combinazione di questi due fenomeni porta a una riduzione della pressione. La categoria degli ipertesi deve quindi prestare attenzione alla pressione, tenendola monitorata. Spesso, la grande calura, porta ad episodi di ipotensione: in questi casi è opportuno mettere mano alla posologia dei farmaci, ovviamente dopo essersi consultati con il proprio medico. Il paziente iperteso, infatti, assume appositi vasodilatatori o diuretici che lavorano come il caldo; per evitare una crisi ipotensiva serve dunque ridurre la compressa. Per il paziente scompensato, che assume diuretici, è ancora più complesso gestire il farmaco in relazione al caldo fuori scala senza disidratarsi. Consiglio di bilanciare con il medico o il cardiologo la terapia. La pressione bassa non è di per sé pericolosa ma, se causa svenimenti, può portare anche ad un trauma cranico. In caso di astenia, giramenti di testa e difficoltà a stare in piedi è bene mettersi sdraiati e cercare di recuperare al meglio”.
C’è una "soglia critica” di calore che fa, in qualche modo, scattare possibili conseguenze nell’organismo?
"I 48 gradi creano una serie di danni a cascata dell’organismo: che portano al colpo di calore. Può essere anche letale, in quanto manda in shock tutti gli organi e crea una condizione incompatibile con la vita. Però stiamo parlando di temperature davvero elevate alle quali, peraltro, bisogna rimanere esposti. Fortunatamente non è così frequente che si verifichino condizioni così estreme”.
Consigli pratici e mirati per questa tipologia di pazienti?
“Partiamo dai grandi classici: evitare l’esposizione nelle ore calde, bere molto, monitorare la pressione, se necessario sdraiarsi e agire, in accordo con il medico, sulla terapia”.
L’alimentazione può aiutare? Cosa consiglia di mangiare? “Certo, consiglio un’alimentazione che aumenti l’idratazione. In primis la frutta - non solo quella da zucchero - ma anche e soprattutto quella da liquidi, come per esempio angurie e meloni. Preziosi anche i frutti ricchi di potassio, come le banane, ma anche con elettroliti”.
E quali alimenti, invece, mettiamo al bando almeno in questi giorni di grande calura?
“In primis l’alcol che agisce da vasodilatatore; e poi carne rossa e insaccati”.