Roma, 23 luglio 2023 - Caldo record, fenomeni estremi e contrapposti nel giro di poche ore e aumento dell’aggressività: cosa ci dice la scienza? Lo abbiamo chiesto a Enrico Zanalda, psichiatra, presidente Sipf, la Società italiana di psichiatria forense.
“In generale tutte le situazioni che stressano in qualche modo il benessere psico-fisico diventano spine irritative e aumentano la reattività delle persone”, premette il medico.
Scattiamo subito. “Scattiamo prima perché siamo già in una situazione di sofferenza e disagio legata al caldo. Qualsiasi situazione che impegna la resistenza dell’organismo, poi determina una minore capacità di far fronte a un evento esterno. Può essere una disputa con il coniuge, con i figli, per strada...”.
Influisce anche la perdita di sonno? “Sicuramente, con il clima di questi giorni il riposo rischia di ridursi. E ci possono essere anche alterazioni dell’appetito. Tutte situazioni che rendono le persone più irritabili”. Oltre ai consigli soliti (bere molto, mangiare bene, etc) ci sono esercizi ’mentali’ per resistere allo scatto di nervi? “Lo yoga, il rilassamento, alcune tecniche di meditazione aiutano notevolmente a sopportare le situazioni di disagio, perché riportano l’equilibrio che fisicamente può essere stato alterato”. Chi sono le persone più soggette allo stress da caldo? “Sicuramente gli anziani perché percepiscono meno le alte temperature e sentono in misura molto minore lo stimolo della sete. Poi certo chi normalmente è in una condizione di irritabilità, riduce a zero le sue difese”. La variabilità, dall’afa estrema alle grandinate nel giro di poche ore, può peggiorare ulteriormente le nostre reazioni? “Da un certo punto di vista no perché va un po’ meglio, la temperatura si abbassa. Però le preoccupazioni, ad esempio per le conseguenze di una grandinata, possono provocare ansia, vale per i contadini ma banalmente anche per chi ha parcheggiato l’auto all’aperto”.