Roma, 29 settembre 2024 – Fino a un anno di carcere per le partite di calcio (ma non solo) piratate. E’ ciò che si rischierà in base agli emendamenti “anti-pezzotto” previsti per il decreto legge Ombibus.
E’ stato infatti dato il via libera in commissioni Bilancio e Finanze riunite in Senato agli emendamenti 6.0.35 e 6.0.36 al dl Omnibus che modificano le leggi sul diritto d'autore e anti pirateria. La seconda proposta emendativa introduce, tra l'altro, il carcere fino a un anno ai "prestatori di servizi di accesso alla rete" nell'eventualità di "omissione della segnalazione" di trasmissioni pirata che riguardano, soprattutto, le partite di calcio tramite app e siti.
Nel dettaglio, l'emendamento 6.0.35 a firma Zedda, Liris e Damiani, aggiunge la dicitura "fornitori di servizi di Vpn e quelli di Dns pubblicamente disponibili, ovunque residenti ed ovunque localizzati".
Inoltre, viene aggiunta alla frase "provvedono comunque," anche un limite temporale allo stop alle trasmissioni una volta appurato il reato: "entro il medesimo termine massimo di 30 minuti dalla notificazione del provvedimento di disabilitazione".
L'emendamento 6.0.36, sempre a firma Zedda, Liris e Damiani, invece, agisce sulla legge antipirateria: "I prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell'informazione, ivi inclusi i fornitori e gli intermediari di vpn (virtual private network) o comunque di soluzioni tecniche che ostacolano l'identificazione dell'indirizzo IP di origine, gli operatori di content delivery network, i fornitori di servizi di sicurezza internet e di DNS distribuiti, che si pongono tra i visitatori di un sito, e gli hosting provider che agiscono come reverse proxy server per siti web, quando vengono a conoscenza che siano in corso o che siano state compiute o tentate condotte penalmente rilevanti ai sensi della presente legge" devono "segnalare immediatamente" alle autorità "tali circostanze, fornendo tutte le informazioni disponibili" e notificare "un contatto o un punto di contatto" per comunicare direttamente. E nel caso di "omissione della segnalazione" e "della comunicazione" da parte dei prestatori di servizio si punisce "con la reclusione fino ad un anno".
Oltre alla reclusione, si applicano anche le sanzioni pecuniarie previste per delitti informatici e trattamento illecito di dati.