San Martino di Aviano (Pordenone) , 10 agosto 2022 - Calabroni killer: Jimmy Davide, 45 anni, di Claut (Pordernone) è morto per choc anafilattico dopo essere stato punto da uno sciame in un giardino di San Martino di Aviano, sotto gli occhi di un amico. Dalle prime informazioni Jimmy, che tutti in paese consideravano un 'gigante buono' per la sua stazza fisica, non soffriva di particolari allergie.
Che cosa è successo
Jimmy Davide lunedì pomeriggio 8 agosto era nel giardino di un amico, a San Martino, quando è stato punto da un calabrone. Gli insetti avevano fatto il nido in un tronco, in un albero di gelso.
Gionata Sturam, sindaco di Claut, racconta commosso al telefono: "Da quello che mi hanno spiegato, Jimmy dopo la prima puntura si è girato e a quel punto è stato attaccato da sei-sette calabroni insieme".
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sacile, al comando del capitano Danilo Passi, la vittima ha cominciato a sentirsi male solo dopo dieci minuti. Sintomi via via più gravi, a partire da un intorpedimento delle gambe. A quel punto è stata chiamata l'ambulanza ma la corsa all'ospedale è stata inutile.
A questo link dell'Iss tutte le info su morsi e punture di insetti
Il precedente
Il 22 luglio a Noventa Padovana un bambino di 5 anni che si trovava con il nonno nel giardino di casa è stato attaccato da uno sciame di calabroni ed è finito all'ospedale.
Che cosa sta succedendo
Alessandro Miani, presidente della Sima, la società italiana di medicina ambientale, dà un messaggio chiaro: "L'esito dipende sempre da quante punture di calabrone in contemporanea si ricevono. Più sono e maggiore è il rischio che la reazione avversa possa portare alla morte anche in un soggetto sano ma sensibile".
"Che cosa non bisogna fare"
Come noto, ricorda il professore, "le punture di calabroni sono molto più pericolose di quelle delle vespe, che pure sono più dolorose. Il consiglio? Se vediamo un nido vicino a casa, sul tetto o nel camino, chiamiamo i professionisti delle disinfestazioni, aziende specializzate o vigili del fuoco. Mai intervenire".
"Non c'entra il caldo record"
Miani non lega però l’episodio alla anomala invasione di insetti dovuta al caldo record di questa stagione, e indotta dal cambiamento climatico. "Il calabrone - chiarisce - è tipico delle nostre zone, gli episodi si verificano ogni anno. Se accidentalmente si entra in un ambiente di loro pertinenza, si viene attaccati perché difendono il nido”. In soggetti fragili, come possono essere i bambini, "bastano poche punture in contemporanea per scatenare uno choc anafilattico e portare anche al rischio di morte, se non si interviene subito con il cortisone per endovena".