Roma, 30 aprile 2020 - E' scontro tra governo e Calabria sulla Fase 2. Le Regioni continuano ad andare in ordine sparso, e si può arrivare a decisioni che vadano ad allargare quanto previsto dal Dpcm, e la Calabria sembra diventare un caso. Infatti la governatrice Jole Santelli ha firmato un'ordinanza che 'anticipa' la riapertura di bar e ristoranti. Ma l'iniziativa della presidente, oltre trovare opposizione da molti sindaci calabresi, ha raccolto anche la dura l'opposizione del ministro delle Autonomie Francesco Boccia, che nel corso della videoconferenza con le regioni ha chiesto il ritiro dell'ordinanza calabrese entro sera, o il governo avrebbe proceduto con la diffida.
Più tardi il ministro ha ribadito il concetto ai microfoni del Tg1. "Mi dispiace, ma tra pochi minuti partirà la diffida per l'ordinanza" della Regione Calabria, "se non dovesse essere ritirata l'ordinanza sarà impugnata". Afferma ai microfoni del Tg1 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. "La fuga in avanti della Calabria non aiuta nessuno e mette a rischio la salute dei calabresi", aggiunge il ministro.
Ma in serata Jole Santelli ha risposto no: "Il ministro Boccia dice di diffidarmi ma io non ritiro la mia ordinanza". La presidente della Regione Calabria è intervenuta alla trasmissione "Diritto e rovescio" su Retequattro. La santelli ha aggiunto: "I ristoranti non li ho aperti io ma il Governo prevedendo la possibilità dell'asporto e l'apertura delle cucine. Se vuole ho aggiunto la possibilità di qualche tavolo fuori che non mi sembra uno scandalo. Ho interpretato estensivamente il provvedimento del Governo? Forse".