Milano, 13 gennaio 2024 - Roberto Burioni raccoglie l'allarme lanciato dal Wall Street Journal: "Boom di tumori tra i giovani negli ultimi 20 anni, un dato inquietante. E non sappiamo ancora il perché". Il professore di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che di recente ha pubblicato 'Match point - Come la scienza sta sconfiggendo il cancro', ha così commentato un articolo del Wall Street Journal.
Il giornale Usa sottolinea lo sconcerto dei medici di tutto il mondo davanti all'evidente aumento di tumori tra i giovani. I dati federali negli Stati uniti non lasciano dubbi: i tassi di diagnosi del 2019, in casi ogni 100mila persone under 50 anni, sono arrivati a 107,8 casi, una crescita del 12,8% rispetto ai 95,6 su 100mila del 2000.
Trend confermato anche da uno studio dello scorso anno pubblicato su 'Bmj Oncology': forte aumento globale dei tumori nelle persone sotto i 50 anni, con i tassi più alti in Nord America, Australia ed Europa occidentale.
Sui motivi di questa impennata di tumori tra i giovani i medici stanno elaborando diverse ipotesi, ma una risposta univoca non c'è. Nel mirino soprattutto gli stili di vita moderni, con sempre meno attività fisica, e sempre più alimenti 'trattati' ‘processati’, e molte nuove tossine.
Andrea Cercek, co-dirigente di un programma per pazienti con cancro gastrointestinale a esordio precoce presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, avverte: "I pazienti stanno diventando più giovani". Nel suo reparto è stata curata Meilin Keen, una 27enne a cui il giornale dedica ampio spazio. Meilin a giugno stava studiando per l'esame di avvocato quando ha iniziato a vomitare sangue: ha scoperto di avere un cancro allo stomaco, per il quale è stata operata.
Anche Cercek punta il dito su "qualche cambiamento ambientale, qualcosa nel nostro cibo, nei nostri farmaci o qualcosa che non abbiamo ancora identificato".
Anche la morte nel 2020 dell'attore Chadwick Boseman, a soli 43 anni, per cancro al colon ha messo sotto i riflettori l'aumentare di questo tumore nelle persone sotto i 50 anni, trend già intravisto dai medici nel decennio precedente.
Ma non solo colon, da allora gli esperti capirono presto che il fenomeno riguardava anche altre forme di cancro, dal tumore al pancreas a quello dell'appendice, dal cancro allo stomaco al tumore dell'utero. Timothy Rebbeck, epidemiologo dei tumori al Dana-Farber Cancer Institute di Boston, ricorda: "Il cancro del colon-retto era il canarino nella miniera di carbone".
Ma davanti a tanto allarmismo il Wsj ricorda anche che in generale negli Stati Uniti il tasso di mortalità del cancro è sceso di un terzo dal 1991, e questo grazie alle campagne contro il fumo, e a cure più efficaci e precoci screening per la diagnosi. Dato che però rischia di essere ridimensionato dall'aumento dei tumori a esordio precoce.
I dati spiegano meglio l'allarme di medici ed esperti: nel 2019 un quinto dei nuovi malati di cancro del colon-retto aveva meno di 55 anni, il doppio rispetto al 1995. Inoltre il fatto che sia inatteso tra i più giovani, e quindi non cercato con analisi specifiche, facilita diagnosi tardive nei giovani, quando il tumore è in fase avanzata, tanto che i tassi di mortalità per cancro del colon-retto tra gli over 65 stanno diminuendo, mentre crescono negli under 50.
Il caso di Meilin è significativo: "Non ho pensato mai al cancro finché non l'ho avuto". La giovane infatti avendo sofferto fin dal liceo di bruciori allo stomaco e reflusso, e avendo assunto antiacidi per mesi, quando perse l'appetito e vomitò sangue credette di aver bevuto troppo caffè, e non pensò al peggio. Solo al Pronto soccorso i medici ipotizzarono un batterio cancerogeno, e Meilin quasi rise, ma avevano ragione.