LONDRA
È una causa quasi senza precedenti quella intentata dal principe Harry, la star Elton John, le attrici Liz Hurley e Sadie Frost e la baronessa Doreen Lawrence contro il Daily Mail e le sue associate Mail on Sunday e Mail Online. Le accuse sono pesanti. Si va dall’assunzione di investigatori privati che avrebbero messo cimici nelle case e nelle auto delle vittime, alla la registrazione illecita di telefonate.
E ancora, la messa a libro paga di agenti della polizia che, in combutta con gli investigatori privati assunti dal gruppo editoriale, avrebbero fornito informazioni sensibili, la mistificazione dell’identità per ottenere informazioni di salute sulle vittime dagli ospedali, per finire con l’accesso illegale ai loro conti correnti privati e alle transazioni finanziarie.
Se tutto questo venisse confermato dai giudici il giornale rischierebbe la chiusura, nonche’ uno scandalo della portata di quello di News of the World del magnate Murdoch a seguito della vicenda delle intercettazioni. Il proprietario del gruppo editoriale, l’Associated Newspapers, è un uomo molto potente nel Regno Unito.
Si tratta dell’artistocratico Jonathan Harmsworth, conosciuto formalmente come il quarto visconte Rothermere, che ereditò la società, a soli 30 anni, dal defunto padre. Il bisnonno, Harold Harmsworth, fu il fondatore del giornale, insieme al fratello Alfred, nel lontano 1896.
Il Daily Mail è noto per il suo stile controverso anche perchè spesso prende di mira la vita personale della celebrità o del politico di turno, non sempre in maniera “ortodossa”.
Recentemente, ad esempio, Meghan Markle ha vinto una causa, proprio contro il gruppo editoriale, reo di aver pubblicato una lettera privata che aveva scritto al padre.
La connessione di Harmsworth con il gotha della società britannica e con l’ambiente Reale è arcinota ma, alla fine del mese scorso, ha sollevato non poche perplessità la scelta del nuovo re, Carlo III, di assumere a capo della Comunicazione sua e della regina consorte Camilla, Tobyn Andreae, ex co-vicedirettore del Daily Mail e, prima ancora, del Mail on Sunday. Proprio i giornali che hanno reso la vita difficile alla nuora. A far storcere il naso ad alcuni, nell’entourage Reale, è anche il fatto che Andreae pare non abbia alcuna esperienza specifica nella relazioni pubbliche.
Il comunicato stampa relativo alla mossa legale del principe Harry e degli altri esponenti di spicco è tagliente: "Ognuno di loro è venuto a conoscenza di vari elementi di prova convincenti e fortemente angoscianti che mostrano come, in modi diversi, le vittime siano state oggetto di aberranti attività criminali e gravi violazioni della privacy da parte di Associated Newspapers".
Il gruppo editoriale ha diffuso una dura nota in cui si respingono categoricamente le accuse dei vip alla stregua di “assurde calunnie orchestrate ad arte” collettivamente per coinvolgere una testata sgradita quale il Mail in sospetti concepiti per richiamare il precedente dello scandalo Murdoch dei decenni scorsi. Un’analogia liquidata come "indimostrata, diffamatoria e strumentale".
red. est.