Roma, 27 aprile 2018 - "Ah! Che te possino… a birbaccione ma che fai bari?". Eccezion fatta per i coltelli sotto al tavolo, l’atmosfera al Centro anziani di Frascati sembra fosse diventata simile a quella dell’osteria a pochi passi dal Velabro dove il grande Alberto Sordi, nei panni del Marchese del Grillo, travestito da popolano, andava a giocare a carte. Da mesi le partite a briscola si erano trasformate in discussioni infarcite di insulti, che riportano alla mente i romanzi del BarLume. Togliendo dalle parolacce il dialetto toscano e aggiungendo qualche sonora bestemmia si può avere un’idea del perché sulle pareti del Centro sociale autogestito sia apparso un perentorio avviso.
"Ripetute sollecitazioni indirizzate ai frequentatori del gioco delle carte – si legge nel volantino – di attenersi a un comportamento di civile convivenza, non hanno prodotto alcun risultato. La situazione non è più sostenibile, pertanto a partire dal primo maggio p.v. e per la durata di un mese il gioco delle carte è sospeso. Nel frattempo il Comitato di Gestione e il Comune di Frascati concorderanno le decisioni da attuare. Per eventuali reclami rivolgersi al Comune". La faccenda che, all’interno del Centro, ha visto un’accesa contrapposizione tra il gruppo dei giocatori più chiassosi e il resto dei frequentatori sembra si sia acuita con l’inizio della bella stagione. Con le prime giornate di sole le partite a carte si sono spostate all’esterno e le imprecazioni sono arrivate alle orecchie dei passanti e dei vicini dando il via ai primi provvedimenti. Ma i cartelli "Vietato bestemmiare" non sono serviti a placare la passione del gruppo di giocatori che ha continuato a infervorarsi senza ritegno per una manciata di caramelle o un caffè. Perché sebbene qui d’azzardo ci sia ben poco non per questo il gioco viene preso meno seriamente. Gli esuberanti anziani vittime della sanzione che vuole allontanarli dai amati tavoli da gioco proprio non ci stanno a sospendere le loro attività. E, a quanto pare, non c’è un regolamento che, nel caso la direttiva non venga rispettata, possa autorizzare il comitato di gestione del Centro a procedere alla loro espulsione. Una questione che nel borgo alle pendici del Monte Tuscolo, di voce in voce, è arrivata fino al Comune chiamato, ora, a trovare una soluzione.
Interpellata sulla questione, l’assessore alle politiche sociali del comune di Frascati, Alessia De Carli, ha affermato che "la stragrande maggioranza dei frequentatori del centro sociale è costituita da persone educate che rispettano regole e galateo" e il problema è circoscritto a un gruppetto di "persone troppo impulsive, che non si rendono conto di trovarsi in un centro culturale". Per questo motivo l’assessore ha annunciato che presto i 4 centri anziani della cittadina saranno dotati "di un regolamento che preveda anche l’espulsione".