Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Brandizzo, pg di Torino: “Procura di Ivrea al collasso, illegalità palese”

La denuncia del procuratore generale: appelli sempre caduti nel vuoto. Chi deve, intervenga

Gabriella Viglione, procuratrice di Ivrea

Gabriella Viglione, procuratrice di Ivrea

Ivrea, 13 settembre 2023 – La strage di Brandizzo e la procura di Ivrea. “L’ultima gravissima vicenda, quella di Brandizzo, con il suo corollario di centinaia di denunce per inosservanza delle previsioni antinfortunistiche, potrebbe segnare il ‘tracollo’ definitivo della procura di Ivrea’’.

A sottolinearlo il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo. Ricorda che la procura di Ivrea “nel 2013, sulla base di una scelta infelicissima divenne assegnataria di un territorio vastissimo’’, “fu ‘ingrandita’ a dismisura, senza la benché minima dotazione di risorse (personale amministrativo, magistrati, polizia giudiziaria), proporzionate alle nuove competenze, territorio, popolazione, qualità ‘criminale’ del territorio’’, e aggiunge’’ anni di disinteresse, da parte di chi avrebbe, e aveva, la competenza e gli strumenti per rimediare, hanno portato quell’ufficio a una vera situazione di collasso’’.

“Gli appelli, miei, del Presidente della Corte di Appello di Torino, dei Procuratori della Repubblica di Ivrea, che si sono succeduti, sono stati ascoltati con lusingante benevolenza da tutti gli attori del potere centrale; e sono regolarmente caduti nel nulla’’, prosegue Saluzzo. Che continua: “Il dato relativo a quell’ufficio è così clamoroso che, con riguardo a quella particolare struttura di polizia giudiziaria che è ‘interna’ alla Procura (la sezione di polizia giudiziaria), il numero degli addetti e di molto inferiore a quello che è previsto obbligatoriamente per legge. Il che mi ha portato a dire, nei miei numerosi interventi, nelle mie ripetute richieste e segnalazioni, che, quanto alla Polizia giudiziaria, la Procura di Ivrea è in palese situazione di illegalità”.

“Tutte le nostre (collettive, individuali, istituzionali, scritte, ‘parlate’) richieste, sollecitazioni, segnalazioni sono state voci (forse giudicate stridule) in un deserto. Abbiamo ‘bussato’ a tutte le porte delle Istituzioni competenti ad affrontare e porre rimedio al problema. Si sono sempre aperte con cortesia e si sono richiuse lasciando noi postulanti fuori dalla porta a mani vuote. La Procura di Ivrea, non esito a dirlo, vive di ‘carità’’, conclude Saluzzo che invita chi può farlo a intervenire. ‘’O sopprimendo la sede di Ivrea (e pensare che vogliono riaprire microtribunali che non hanno neppure l’autosufficienza, come l’esperienza dimostra), o ridisegnandone il territorio o dandole dotazioni adeguate ai numeri ed alle esigenze’’.