Torino, 24 settembre 2023 - Lo strazio dell’attesa, il delicato e complesso lavoro di riconoscimento poi il via libera della procura. A un mese dalla strage di Brandizzo le famiglie dei 5 operai morti al lavoro sui binari della ferrovia potranno celebrare finalmente i funerali.
Saranno riti privati e separati. Sabato 30 settembre alle 9.30 l’addio a Kevin Laganà, 22 anni, nel duomo di Vercelli. Il giorno prima Brandizzo dirà addio a Giuseppe Sorvillo, il funerale si terrà alle 11 nella chiesa di San Giovanni Evangelista. Giovedì alle 10.30 all’Isola di Vercelli, nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, l’ultimo saluto a Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni. Alle 15 in Duomo la messa funebre per Michael Zanera, 34 anni. Lo stesso giorno scelto dalla famiglia di Giuseppe Aversa, il funerale si terrà alle 11 nella cattedrale di Chivasso, dove il 49enne di origine calabrese era nato. Poi la salma sarà portata a Borgo d’Ale, dove si era trasferito e dove sarà sepolto.
Siamo entrati idealmente nell’appartamento di Barbara, moglie di Giuseppe Lombardo, nelle case popolari di via Rodi, a Vercelli. Con i fiori, i lumini, i pensieri d’amore che da un mese stanno tenendo viva la memoria di chi non è tornato a casa, quella notte del 30 agosto, era un mercoledì.
Dopo il dolore che stordisce, chiude lo stomaco e annebbia i pensieri, riemerge la memoria di una vita insieme.
Signora Barbara, qual è il ricordo più bello di suo marito?
"Quando siamo diventati nonni per la prima volta. Sonia oggi ha 5 anni, lui la chiamava ‘ranocchietta’. Mi hanno restituito il suo portafoglio, l’unico oggetto ritrovato sui binari. Dentro c’era un disegno della piccola, lui non se ne separava mai”.
Voi due, una vita insieme.
"Avevo 14 anni quando ci siamo innamorati, a 18 sono diventata mamma di due gemelle. Poi è arrivato il piccolino, lo abbiamo sempre chiamato così, oggi ha 19 anni. Ad agosto avevamo festeggiato le nozze d’oro".
Suo marito era un operaio esperto, lavorava da 23 anni alla Sigifer.
"Faceva spesso il turno di notte ma anche se era stanco la mattina alle 8 e mezzo puntava la sveglia e passava a prendermi. Anch’io ho i suoi stessi orari, lavoro per un supermercato. Quello era il momento più bello, un rito, una piccola felicità. la colazione al bar e poi la spesa”.
Avete deciso la data del funerale? "Dovrebbe essere venerdì, non sappiamo ancora l’orario. La messa sarà all’Isola, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova. Lì hanno fatto la Comunione i nostri tre figli, lì abbiamo battezzato ‘il piccolino’”.
Resta sospesa quella domanda: perché in 5 non hanno sentito il treno? Che risposta si dà?
“Neanch’io riesco a darmi una spiegazione, chiediamo sempre ma non ci danno risposta. Anche per me è assurdo, non capisco. Di certo mio marito non lavorava con le cuffie. Ci penso tanto e spero che non abbiano avuto il tempo di capire quello che stava succedendo. L’unica amara consolazione in tutto questo è che sia stata una cosa immediata. Mi auguro che non abbiano avuto la possibilità di comprendere nulla”. Con la famiglia di Kevin Laganà siete vicini.
"Conoscevo Kevin da quando era bambino, usciva con mio figlio. Una bravissima famiglia. Non oso immaginare il dolore di aver perso un figlio. Ma anche così ci sono stati sempre accanto, un grande sostegno”. Un mese in attesa del funerale, uno strazio. “Ma io tutti i giorni porto fiori e lumini a mio marito, qui sotto casa. In queste settimane è stata l’unica cosa che potevamo fare. Un modo per dimostragli il nostro amore”.