Roma, 23 settembre 2023 - Bramito dei cervi in amore: ecco tre segreti spiegati dal professor Marco Apollonio, ordinario all’università di Sassari. Con una premessa: “La specie è in fortissimo aumento un po’ dappertutto, dalle Alpi agli Appennini alla Sardegna. La conferma ci arriva anche dai prelievi annuali, che stanno crescendo”.
Il bramito e i suoi… ‘dialetti’
Lo sapevate che esistono varietà ‘geografiche’ del bramito? Qualcosa che potrebbe essere paragonato ai nostri dialetti, insomma. “Diciamo meglio – corregge Apollonio -: esistono caratteristiche del bramito che sono in genere sottospecie specifiche. Se si registrano i suoni al Brasimone, sull’Appennino bolognese, poi ci si sposta in Sardegna e in Spagna, si scopre che ci sono frequenze e onde completamente diverse, come abbiamo verificato in uno studio. Dovute da un lato a questioni anatomiche, dall’altro molto probabilmente a questioni evolutive. Sorprendentemente invece nel Nord America i wapiti, grossi cervi da 350 chili, fischiano”.
Che cosa significa la ‘tosse’ dei cervi
Ma c’è anche un altro suono che colpisce chi frequenti i boschi in questi giorni d’autunno, un orecchio non addestrato potrebbe confonderlo con il grugnito del cinghiale: la cosiddetta “tosse dei cervi”. “I due vocalizzi legati alla riproduzione sono il bramito e la tosse – è la spiegazione affascinante di Apollonio -. La tosse è un’intimidazione che si usa o nei confronti dei giovani che si avvicinano troppo a un gruppo di femmine difese dal maschio o nei confronti di una femmina che vuole scappare dall’harem”. Ma la femmina si fa impressionare? “Assolutamente no – sorride Apollonio -. La maledizione dei maschi di mammifero è sempre la stessa: sono più grossi, più aggressivi e più stupidi”.
Il ruolo della cerva
Mentre il maschio si esbisce nei bramiti, la cerva cosa fa? “La cerva continua a fare gli affari suoi – racconta il professore -. Tranne che nel momento dell’estro, finestra temporale di 24- 36 ore, quando accetta di accoppiarsi, naturalmente dopo aver scelto lei con chi. Perché l’investimento delle femmine di mammifero nella riproduzione è immensamente superiore a quello dei maschi. Quindi la femmina seleziona con attenzione il maschio con cui si accoppia per avere la certezza che le cose vadano bene”.