Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Bracciante morto a Latina, diretta. Mattarella: “Episodio estraneo alla civiltà”. Il TgLa7 e le rivelazioni sulle indagini per caporalato

I sindacati sono scesi in piazza per protestare contro il lavoro irregolare e per mantenere vivo il ricordo di Satnam Singh. Schlein-Fratoianni: stop alla Bossi-Fini

Latina, 22 giugno 2024 – “Scioperiamo in difesa della dignità umana”. È questo il grido di protesta lanciato dalla Flai Cgil scesa in piazza oggi a Latina contro il caporalato e per ricordare Satnam Singh. La storia del bracciante indiano, lasciato morire dopo un incidente sul posto di lavoro in cui aveva perso un braccio, ha smosso le coscienze di tutta Italia. Ha, inoltre, contribuito a far luce su una piaga che interessa ancora i lavoratori stranieri nel nostro paese: il lavoro in nero. “Abbiamo deciso di scendere in piazza subito perché lo sciopero è lo strumento principale, il più importante che un sindacato può utilizzare. Scioperare contro le morti sul lavoro è doveroso”, ha dichiarato il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni. 

Bracciante morto a Latina, centinaia in piazza
Bracciante morto a Latina, centinaia in piazza

Le news in diretta

22:25
Laura Boldrini: diciamo basta alla disumanità, sì al lavoro sicuro e dignitoso

"Una piazza che reclama e pretende lavoro sicuro, legale, dignitoso. E che dice basta alla disumanità. Oggi siamo a Latina, grazie alla Flai Cgil, per chiedere giustizia per Satnam Sigh, il bracciante indiano morto dopo essere stato abbandonato per strada dal suo padrone, con un braccio mozzato per un grave incidente sul lavoro. Ma anche per chiedere che la legge 199 sul caporalato sia applicata a pieno, che vengano assunti più ispettori del lavoro, come avevamo proposto con un emendamento, bocciato dalla maggioranza, all’inefficace decreto sulla sicurezza sul lavoro voluto dal governo". Lo ha dichiarato alla manifestazione Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

Anche Laura Boldrini alla manifestazione di Latina
Anche Laura Boldrini alla manifestazione di Latina
19:11
TGLa7 e le rivelazioni sulle indagini per caporalato

Il TgLa7 pubblica in esclusiva un documento della Procura in cui si legge che Renzo Lovato, padre di Antonello Lovato, il trentasettenne che ha abbandonato il bracciante indiano Satnam Singh davanti casa dopo aver perso il braccio destro in un incidente sul lavoro nella sua azienda agricola, è indagato da cinque anni per reati di caporalato in un altro procedimento. Enrico Mentana ha anticipato la notizia del telegiornale in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

18:56
Schlein: "Presenteremo una proposta per abolire la Bossi-Fini"

“Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché è una legge che da 20 anni provoca irregolarità e ricattabilità. E Satnam Singh è stato vittima anche di quella ricattabilità’”. Così la segretaria del Pd Schlein da Latina. “Oggi questa manifestazione deve segnare un punto di non ritorno. Per Satnam e per tutte quelle donne e quegli uomini che hanno perduto la vita in questa provincia o sono stati sfruttati”, ha aggiunto.

18:27
Nell'area pontina sono stranieri 7 braccianti su 10

Nell’agropontino ci sono meno di 10mila aziende agricole che impiegano circa 20mila lavoratori agricoli regolari, quasi 19mila sono stagionali, con contratti a tempo determinato, e poco meno di mille hanno contratti a tempo indeterminato. Degli stagionali, 13.338 sono stranieri e 5.463 italiani. Quindi, con un rapporto di 7 su 10, gli stranieri incidono sul complessivo con una percentuale tra le più alte d’Italia. È il quadro delineato dall’ufficio studi dell’Unione Italiana dei Lavori Agroalimentari (Uila), sulla base dei dati del 2022, derivati dagli elenchi anagrafici dell’Inps. È però difficile avere una fotografia esatta della realtà perché il numero complessivo dei lavoratori sarebbe molto più alto: per il sindacato gli irregolari sarebbero almeno quanto i regolari. Fra i lavoratori stranieri, il 60% sono indiani, poi ci sono tutte le altre etnie. Fino a qualche tempo fa era fortemente presente anche la comunità romena, ma al momento del 110% i braccianti romeni si sono quasi tutti spostati sul settore edile. Nel frattempo sono cresciute altre comunità, come quella centro-africana, bengalese e pakistana. 

Bracciante morto, manifestazione a Latina
Bracciante morto, manifestazione a Latina
17:27
Schlein: "Satnam Singh è stato ucciso dallo sfruttamento"

"Satnam Singh è un nome che non bisogna dimenticare perché non è morto in un incidente sul lavoro, è stato ucciso dallo sfruttamento, è stato ucciso dal caporalato, è stato ucciso dalla disumanità di chi l’ha mollato con un braccio mangiato da un macchinario davanti a casa senza portarlo a curarsi. Satnam Singh merita giustizia e la giustizia deve fare il suo corso". Lo ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein al margine della manifestazione contro il caporalato a Latina. 

17:00
Il presidente Mattarella: "Episodio estraneo alla civiltà"

“Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese. Trasmette energia preziosa. I valori che esprime sono parte della cultura, e dell’identità stessa, del nostro popolo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Solferino per la cerimonia in occasione del 160esimo anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana. “Questo è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà. Contro cui stridono - gravi ed estranei - episodi e comportamenti come quello registrato tre giorni addietro, quando un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo tragico incidente sul lavoro. Una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno - che affiora non di rado - di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli”.  Ha quindi proseguito il capo dello Stato: “Fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo”. 

16:40
Cinquemila in piazza contro il caporalato, anche Schlein e Fratoianni con i braccianti

Sono diverse migliaia, almeno 5mila secondo gli organizzatori, tra braccianti, esponenti della comunità indiana, cittadini, rappresentanti e militanti della Cgil e decine di associazioni, insieme a politici e amministratori, i presenti alla manifestazione di Latina contro il caporalato organizzata dal sindacato rosso dopo la morte di Satnam Singh. In piazza anche la segretaria del Pd, Elly Schlein e il segretario di Si, Nicola Fratoianni. C’è poi il segretario regionale del Pd Lazio, Daniele Leodori, l’eurodeputato di Avs, Ignazio Marino, e anche diversi esponenti locali del Movimento Cinque Stelle. Anche la sindaca di Latina, Matilde Celentano, esponente di Fratelli d’Italia, ha partecipato alla manifestazione intervenendo dal palco, bersagliata però dai fischi della piazza. Tra i sindacalisti ci sono Francesca Re David, della segreteria nazionale della Cgil, il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni e quello regionale Stefano Morea, il segretario nazionale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi e il suo omologo per Roma e Lazio, Benedetto Truppa.

La segretaria del Pd Elly Schlein in piazza a Latina dopo la morte del bracciante
La segretaria del Pd Elly Schlein in piazza a Latina dopo la morte del bracciante

 

16:08
Il sindaco di Latina: "Contro il caporalato dobbiamo combattere una guerra tutti assieme" 

"Grazie al consiglio comunale che oggi è tutto qui vicino a me, maggioranza e opposizione. Avrei preferito un’occasione diversa, ma la difficoltà del momento ci impone di riunirci ora". Sono le parole del sindaco di Latina, Matilde Celentano dal palco in piazza della Libertà, dove ha preso parte alla manifestazione per Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni morto dopo esser stato abbandonato davanti casa dal proprietario dell’azienda agricola nella quale poco prima aveva perso il braccio destro in un incidente sul lavoro. "Se vogliamo che quella di Satnam non sia un’altra morte sulla lista degli incidenti sul lavoro dobbiamo avere il coraggio di ammettere che siamo tutti responsabili dell’odioso fenomeno del caporalato, tanto le istituzioni quanto i cittadini che preferiscono non vedere - ha aggiunto la prima cittadina -. La patente di terra di caporali non ci appartiene. Non vogliamo essere additati per quello che non siamo. Questa è una terra di migranti, di gente che è venuta a cercare una condizione migliore, come accade oggi con nordafricani e indiani. Quella contro il caporalato è una guerra di civiltà da combattere tutti insieme. Latina non si sottrarrà dall’impegno di questa battaglia".

15:37
"Noi braccianti chiediamo al Governo di essere regolarizzati"

Sono già centinaia le persone che si sono radunate in piazza della Libertà, a Latina, per la manifestazione-sciopero contro il caporalato organizzata dalla Flai Cgil dopo la morte del 31enne bracciante indiano Satnam Sing. In piazza oggi, accanto ai tantissimi colleghi, è attesa anche la moglie, la 26enne Sony: era al fianco di Satnam quando sono stati abbandonati in strada di fronte casa dopo l’incidente con un macchinario nell’azienda agricola di Borgo Bainsizza, in cui entrambi lavoravano, che aveva mozzato di netto un braccio del marito. Tra le decine di bandiere della Cgil - in piazza le categorie Flai, Fiom, Fillea, Filctem e Spi - di Libera, di Legambiente e dell’Anpi, a portare la propria solidarietà anche i leader di Pd e Avs, Elly Schlein e Nicola Fratoianni. ‘Basta sfruttamento! Per la dignità, la salute e la sicurezza di chi lavora’, si legge sul grande striscione sullo sfondo del furgone-palco allestito per l’occasione. Tantissimi i braccianti accorsi per testimoniare vicinanza a Satnam, per lo più indiani. Tra loro c’è il 37enne Singh Amarjit, impiegato regolare in un’azienda agricola in provincia di Frosinone. “Grazie a tutti per essere venuti, siamo distrutti per Satnam ma rischiamo che ce ne siano molto altri”, le sue parole in rappresentanza dei lavoratori. “Tanti i padroni danno in mano a tutti trattori e macchinari senza sapere se si è capaci o no, la colpa è loro e non di Satnam: la sua unica colpa era di voler lavorare per poter mangiare”. La condizione dei lavoratori irregolari nei campi, spiega Amarjit, “è terribile. Gli stranieri lavorano 12-13 ore al caldo e al sole tutti i giorni, ma grazie anche a noi cresce l’Italia”. Da qui l’appello alla premier: “Al Governo e a Giorgia Meloni dico: regolarizzateci tutti, non lasciateci essere clandestini. Così, con il permesso di soggiorno, tutti potranno pagare le tasse e lavorare in condizioni migliori”. Oggi infatti, sottolinea il bracciante, “i ragazzi senza documenti guadagnano 2,5 o 3 euro l’ora per tutto il giorno, quelli in regola quasi 5-6 euro”.

I braccianti, 'anche noi in piazza contro caporalato'
I braccianti, 'anche noi in piazza contro caporalato'
15:12
Il sociologo Omizzolo: la manifestazione sia un punto di non ritorno

Oggi questa manifestazione deve segnare un punto di non ritorno. Per Satnam e per tutte quelle donne e quegli uomini che hanno perduto la vita in questa provincia o sono stati sfruttati”. Lo ha detto all’Agi Marco Omizzolo, sociologo esperto di caporalato, ricercatore di Eurispes e Amnesty International, tra gli organizzatori della manifestazione indetta da Cgil e Flai Cgil, promossa per ricordare Satnam Singh, il bracciante dell’Agro Pontino morto mercoledì scorso in un incidente sul lavoro e mai soccorso. “Ci ritroviamo in piazza per ribadire la necessità di tutelare quei diritti già riconosciuti - ha continuato Omizzolo - Sono necessari controlli stringenti e non sporadici. Non e’ possibile che a 80 km da Roma accada ciò".

14:53
Soumahoro: "Caporalato sempre esistito, speculare sui fatti non è la soluzione"

"Il problema del Caporalato esiste da tempo, non certo da oggi. Personalmente, da sindacalista, ho avuto esperienza insieme ai braccianti con tutti i governi, destra, sinistra, centro, ma puntualmente l'unica cosa che siamo riusciti a portare a casa è Tavolo operativo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura nel 2018 con il Conte 1. Il mio appello è alla premier Meloni, ma anche a tutte le opposizioni, a unirsi per regolarizzare i lavoratori e liberarli dallo sfruttamento. Speculare su quanto successo non è la soluzione". Lo dice all'Adnkronos Aboubakar Soumahoro, ex sindacalista e paladino dei braccianti, oggi parlamentare al gruppo misto.