Venerdì 20 Dicembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Braccato nei boschi Caccia all’assassino in fuga da 48 ore "Può ancora uccidere"

Oltre 100 carabinieri per trovare il 21enne che ha ammazzato il padre e un vicino. In volo anche un elicottero tra false segnalazioni e fitta vegetazione. L’appello degli investigatori ai residenti: state attenti, è incontrollabile.

Braccato nei boschi Caccia all’assassino in fuga da 48 ore "Può ancora uccidere"

di Riccardo Jannello

MONDOVÌ (Cuneo)

"Quelli dove il ragazzo è in fuga sono boschi difficili anche per noi che fin da bambini li abbiamo frequentati. La vegetazione è molto fitta e bisogna stare attenti a camminarci perché le insidie possono venire fuori a ogni passo". Gli abitanti di Montaldo, un comune di seicento anime venti chilometri a sud di Mondovì sulle colline che sovrastano il fiume Corsaglia a metà strada fra Cuneo e Savona, sono sconvolti da quello che è accaduto mercoledì verso le 16 nella borgata di Roà Piana dove un ventunenne affetto da problemi psichici, si pensa autismo, ha ucciso con un coltello da cucina il padre e l’amico che li ospitava per le vacanze. Il giovane si chiama Sacha Chang, olandese di origine cinese, un ragazzone biondo e forte di 1 metro e 75 ancora in fuga e ricercato con ogni mezzo dai carabinieri che gli stanno alle calcagna sia a piedi sia con gli elicotteri. Una segnalazione lungo il torrente Roburentello non ha dato esito.

Preso Sacha Chang, il 21enne accusato dell’omicidio del padre dell’amico di famiglia

La sua foto è stata diffusa attraverso social e porta a porta: una maglietta grigia ora sporca di sangue e pantaloncini corti. "Può essere ancora pericoloso", affermano gli inquirenti mettendo in allarme la popolazione che in questo periodo è formata non solo dagli abitanti del Paese, ma anche da molti villeggianti soprattutto stranieri. "State attenti, è incontrollabile, chiamate il 112 se avete notizie", dicono i carabinieri. Il padre di Sacha, Haring Chaifa, 65 anni, è morto sul colpo durante la lite che gli inquirenti cercano di scoprire come sia scoppiata. Il padrone di casa è intervenuto per aiutare l’amico ed è stato a sua volta ferito in modo talmente grave che l’uomo, Lambertus Ter Horst, medico sessantenne anch’egli olandese, nonostante i soccorsi siano stati abbastanza rapidi, è morto appena giunto all’ospedale di Mondovì dove era stato trasportato con l’eliambulanza.

Ter Horst da tempo frequentava la zona – come d’altra parte fanno tanti altri suoi connazionali, colpiti negli anni dalla bellezza del territorio e dalla possibilità di compiere escursioni con ogni mezzo - e vi aveva comprato la casa del duplice omicidio, appena ristrutturata. "Veniva spesso – racconta l’ex sindaco di Montaldo di Mondovì, Angelo Dho –, a volte solo, a volte con la sua famiglia e spesso si portava altri ospiti. Capiva bene l’italiano e si faceva capire. L’ho visto la sera di Ferragosto in Paese e mi ha presentato il suo amico".

Il giorno dopo entrambi erano morti. "Una tragedia incredibile che ci lascia senza parole – dice l’attuale primo cittadino, Giovanni Balbo -. Siamo sgomenti, nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere". I due ospiti del medico erano giunti qualche giorno fa e avrebbero dovuto ripartire per i Paesi Bassi ieri: la vacanza di Sacha e del padre stava quindi finendo. Gli amici piemontesi che hanno conosciuto il ragazzo l’hanno definito "strano". "L’altro giorno – racconta una signora – abbiamo incontrato per strada il medico e loro due, ma Sacha è voluto rimanere in macchina anche se faceva un gran caldo". Ter Horst aveva organizzato proprio la vigilia di Ferragosto una apericena nella sua casa alla quale hanno partecipato molti valligiani che ora ripensano agli occhi con i quali li guardava il ventunenne. "Visto ciò che è successo – afferma un amico del medico – ho pensato che avrebbe potuto capitare anche a noi". Intanto le ricerche sono allargate nei territori di Roburent, Monastero Vasco e San Giacomo fino al santuario di Vicoforte.