Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, procuratore antimafia: "Le scarcerazioni dei boss potevano essere evitate"

Cafiero De Raho: "Al 41 bis impossibile il contagio, bastava un termoscanner". Bonafede, mozione di sfiducia del centrodestra

Federico Cafiero De Raho (Pressphoto)

Federico Cafiero De Raho (Pressphoto)

Roma, 7 maggio 2020 - Continua ad essere in primo piano la polemica sulle scarcerazioni dei boss mafiosi motivate con l'emnergena sanitaria per la pandemia del coronovirus. Sulla gaticola il ministro della Giustiozia, Alfonso Bonafede, che ha già annunciato un decreto ad hoc per riportarli in cella.

Oggi parla il procuratore nazionale antiomafia, Federico Cafiero De Raho con parole inequivocabili a Radio24: "I detenuti potevano essere assegnati a centri di cura penitenziari invece si è optato per i domiciliari perché ci si è lasciati prendere dal rischio del contagio. Non si comprende perché ci fosse questa preoccupazione, si tratta di detenuti in isolamento e dunque impossibili da contagiare, bastava un termoscanner". Parole che non abbisognano di particolari commenti.

Al question time in Senato Bonafede ha detto: "Nel decreto Cura Italia non c'è nessuna legge che porta alla scarcerazione di mafiosi e anzi i mafiosi sono preclusi dalla possibilità di accedere ai benefici penitenziari. La nostra Costituzione stabilisce l'autonomia e l'indipendenza della magistratura - ha aggiunto - e le scarcerazioni operate in questo ultimo periodo sono una decisione giurisdizionale, la Costituzione non lascia spazio alla possibilità che un ministero possa dettare la decisione di un magistrato". Bonafede ha parlato di scarcerazioni "in virtù di leggi non approvate da questo governo".

Il guardasigilli ha poi ribadito: "È in cantiere il progetto di un decreto legge che permetterà al magistrato di sorveglianza la rivalutazione delle misure già concesse al mutare del quadro sanitario di riferimento nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus". E ha sottolinato: "E' fondamentale che il fronte antimafia resti compatto".

Bonafede, mozione di sfiducia

"E' stata depositata pochi minuti fa, dopo un lavoro un lungo lavoro fatto ieri sera, con le firme di tutto il centrodestra la mozione di sfiducia al Senato per l'evidente incapacità e inadeguatazze mostrata nel delicato settore della giustizia dal ministro Bonafede". Lo ha annunciato il leader della Lega, Matteo Salvini durante una conferenza stampa in diretta facebook. Il Movimento 5 Stelle fa quadrato attorno al ministro: "I partiti del centrodestra vogliono sfiduciare Alfonso Bonafede, un ministro scomodo. Scomodo per tutto quello che ha fatto in due anni di governo e per quello che rappresenta. Sfiduciare Bonafede, vuole dire sfiduciare tutti noi. Facciamoci sentire. Noi stiamo con Bonafede".

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