Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Bonus vacanze, a chi spetta. A quanto ammonta e come funziona

E' contenuto nel Dl Rilancio. Da 150 a 500 euro per nucleo familiare. Italia Viva e Lega critici: "Meccanismo da cambiare: è penalizzante per le imprese turistiche"

Spiagge 2020, cambiano le regole (Dire)

Spiagge 2020, cambiano le regole (Dire)

Roma, 11 maggio 2020 - E' una delle misure attese del Dl Rilancio per la fase 2 della pandemia di coronavirus che il governo dovrebbe varare oggi dopo le ultime limature per appianare le divergenze nella maggioranza. E' il bonus vacanze "per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive", l'incentivo riconosciuto a chi dediderà di trascorrere un periodo di vacanza in Italia. "Aiuterà le famiglie - ha detto questa mattina in un'intervista il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini -  e porterà nel comparto turismo oltre 2 miliardi di euro diretti, perché questo costa la norma, oltre all'indotto che creerà". Aiuto alle famiglie ma anche agli operatori di un settore, il turismo, tra i più penalizzati. "Non saranno vacanze in quarantena", promette il governo.

Del bonus vacanze si parla nella bozza del decreto alle pagine 283 e 284. Vediamo quindi i dettagli precisando che il testo definitivo potrebbe contenere novità e ulteriori specificazioni. Novità che non vanno escluse se pensiamo che stanno arrivando critiche (anche dentro la maggioranza) ai meccanismi scelti. Intanto, basandoci sulla bozza, proviamo a dare risposte ad alcune domande. Chi potrà chiederlo? Quando potrà essere utlizzato? A quanto ammonta?

1) I limiti di reddito

Franceschini ha illustrato la prima condizione per ottenerlo: "La misura che aiuterà famiglie e imprese è il tax credit vacanze, un bonus da spendere entro il 2020 in alberghi e strutture ricettive per persone sotto un reddito Isee sotto i 50 mila euro, stiamo definendo".  La bozza del decreto parla infatti di un reddito di 35mila euro: evidentemente è un punto ancora da definire.

2) Da 150 a 500 euro a famiglia

Sempre Franceschini ha precisato: "Si tratta di 150 euro per un single e di una somma fino a 500 euro per coppie con figli". Il comma 2 dell'articolo 183 della bozza del Dl Rilancio recita: "Il credito di cui al comma 1 è utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro per ogni nucleo familiare. La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona". Nella relazione introduttiva della bozza slono state sbarrate alcune ulteriori specificazioni sulle quali eviden temente resta ancora da definire il quadro preciso.

3) Quando è utilizzabile?

Ce lo dice il comma 1 dell'articolo: "Dal 1° luglio al 31 dicembre 2020". Al comma 3 invece si specifica che "le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva" e che "il totale deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale". Inolttre "il pagamento del servizio deve avvenire senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator".

4) Come si utilizza?

Il comma 4: "Il credito di cui al comma 1 è fruibile nella misura del 80 per cento in forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per il 20 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto".

5) Gli imprenditori turistici

Che ristoro avranno? Lo spiega il comma 5: " Lo sconto di cui al comma 3 è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d'imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari".

Le critiche

Così com'è non npiace a Italia Viva. Dice Maria Elena Boschi: "Sono stata la prima a chiedere di istituire un bonus vacanze e giudico questa misura molto utile. Ma ieri abbiamo visto che il bonus è diventato un complicato meccanismo di credito di imposta che non garantisce risorse immediate alle imprese. Oltre ad essere limitato ad alcune famiglie e non per tutti. Considerato che le risorse sul turismo sono meno del previsto nel dl, credo sia giusto cambiare il bonus vacanze per renderlo più semplice e immediato. Se non è possibile, meglio destinare gli oltre 2 miliardi - almeno in parte - per misure che vadano alle imprese alberghiere direttamente. A cominciare da Imu e fondo perduto. Perché altrimenti queste aziende muoiono. E gli albergatori italiani saranno spazzati via". Duro anche il lader della Lega Matteo Salvini: "Al di là del taglio della burocrazia, io ho visto la bozza sul turismo e molti operatori turistici sono increduli perché, stando a questa bozza, sostanzialmente il bonus vacanze -a parte che molti non se le potrebbero permettere- dovrebbe essere anticipato dagli albergatori. Ditemi voi se uno che ha l'albergo chiuso da più di due mesi e paga l'affitto, i dipendenti, la luce, può permettersi di anticipare anche dei presunti bonus vacanze per le famiglie. Spero che non sia così e che sia solo una bozza".

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