Bologna, 9 novembre 2024 – Scontri a Bologna oggi pomeriggio tra i manifestanti del corteo antifascista e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio.
Il corteo indetto dai collettivi è stato organizzato contemporaneamente a quello della Rete dei patrioti e Casapound, in zona stazione, con bandiere tricolori e del movimento politico di estrema destra.
Gli antagonisti hanno tentato di raggiungere la zona dove si trova la manifestazione dei Patrioti e sono entrati in contatto con la polizia a più riprese nel parco della Montagnola, tra lanci di oggetti e petardi. Alcuni hanno riportato ferite lievi.
Contro l’iniziativa dell’estrema destra, questa mattina in piazza Nettuno si è tenuta una manifestazione voluta dall'Anpi con circa cinquecento persone, hanno partecipato la presidente provinciale dell'Anpi Anna Cocchi, la segretaria del Pd Elly Schlein, Nicola Fratoianni leader di Sinistra italiana. La premier Meloni in serata commenta sui social: “Spiace constatare che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi, anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi, ogni giorno, lavora per garantire la sicurezza di tutti”.
(hanno collaborato Mariateresa Mastromarino e Nicoletta Tempera)
"Ancora violenze e scontri generati dai collettivi, a Bologna, rivolti contro la Polizia di Stato. La mia totale solidarietà va agli uomini e alle donne delle Forze dell'Ordine, che con fermezza e professionalità hanno affrontato i soliti violenti, tra lanci di petardi e sassi, rischiando la loro incolumità. Spiace constatare che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi, anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi, ogni giorno, lavora per garantire la sicurezza di tutti". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
"Voglio esprimere la mia piena solidarietà a tutto il personale delle forze dell'ordine che questo pomeriggio ha subito aggressioni da violenti manifestanti a Bologna. Sbalordisce il fatto che il vicesindaco di Bologna fosse presente a questa manifestazione, mentre fino a pochi giorni fa il sindaco Lepore chiedeva al ministro Piantedosi un rafforzamento delle forze di polizia e di sicurezza per la città". Lo dice Elena Ugolini, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. "Come si fa - prosegue - a credere nelle istituzioni quando un vicesindaco partecipa a un corteo che finisce in guerriglia urbana? Il sindaco Lepore si sta dimostrando sempre di più incapace di amministrare Bologna".
"Da Bologna arrivano immagini indegne, dove nel 2024 centinaia di delinquenti rossi hanno dato la caccia al poliziotto nel centro di Bologna: quelli non sono manifestanti di sinistra, quelli sono criminali Rossi il cui posto giusto è la galera non sono le strade di Bologna, chi lancia i sassi e bastoni contro le forze dell'ordine, non è un manifestante". Lo ha detto, parlando a Ravenna per un'iniziativa elettorale, il leader della Lega Matteo Salvini. "E il pari lo fa ahimè la mia Milano - prosegue - dove centinaia di criminali della stessa pasta vorrebbero dare la caccia all'ebreo. Quello che non è accettabile è che ci sia una parte politica che giustifica la violenza e voglio vedere se il signor De Pascale e la signora Schlein condanneranno quelle immagini indegne".
"Oggi pomeriggio a Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi. A loro va la mia più convinta solidarietà e la profonda riconoscenza per l'equilibrio ancora una volta dimostrato e le difficoltà sempre maggiori con cui sono costrette a confrontarsi con manifestanti ed agitatori di varia estrazione. Confido che tutte le forze politiche e sociali del paese, senza tentennamenti o speciosi distinguo, sappiano prendere le distanze da comportamenti pericolosi ed inaccettabili in democrazia". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Ferma condanna ai violenti che attaccano le forze dell'ordine arriva da tutti i sindacati di polizia: "La guerriglia a cui abbiamo assistito rappresenta un attacco inaccettabile a chi lavora ogni giorno per mantenere l'ordine e proteggere la comunità. Un sincero plauso a chi con equilibrio e professionalità sta gestendo una complessa giornata di ordine pubblico" (Siulp). "Al dilà del sarcasmo, si tratta di situazioni surreali e fin troppo tollerate, che meritano la giusta severità giuridica" (Fsp). "Vogliamo dire basta a questa gestione dell'ordine pubblico che non utilizza ogni strumento a nostra disposizione studiato proprio per limitare, se non evitare, incidenti come quelli registrati oggi. Basta feriti tra i colleghi. Chiediamo che ci sia un cambio di rotta netto circa la gestione dell’ordine pubblico che metta la sicurezza del personale al primo posto" (Sap)
A stretto giro sono arrivate le reazioni della politica, dalla Lega a Fratelli d’Italia, non sono mancati gli attacchi rivolti ai collettivi antifascisti e alla segretaria del Pd Elly Schlein, che questa mattina, dalla manifestazione dell’Anpi in Montagnola, si era scagliata contro l’iniziativa dell’estrema destra.
Il corteo degli anarchici si è spostato da via Irnerio, attraversando via Indipendenza e i viali, in direzione piazza dell’Unità. I manifestanti hanno fatto un ampio giro per le strade della Bolognina per poi attraversare il ponte di Galliera e raggiungere via Irnerio e da qui percorrendo via Indipendenza sono ritornati verso la Bolognina, controllati dalle forze dell'ordine. Anche questa manifestazione si sta concludendo.
Un gruppo di circa 200 anarchici rimane bloccato dalla polizia in tenuta antisommossa, in via Irnerio, all'altezza di Piazza VIII agosto. "Contro fascismo e repressione", recita lo striscione che apre il corteo, composto soprattutto da giovani e giovanissimi. Intanto si è sciolto il corteo di Casapound, che non è riuscito a raggiungere Piazza XX settembre perché è stato bloccato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.
I collettivi, dopo essersi barricati in Montagnola, stanno sfilando nuovamente in corteo, riempiendo via Indipendenza in direzione piazza Maggiore.
Tra i partecipanti del corteo dei collettivi antifascisti, che sta sfilando in via Augusto Righi, si sono registrati alcuni feriti lievi. I giovani sono stati colpiti durante gli scontri con la polizia in tenuta antisommossa sulle scalinate del Pincio. Uno di loro aveva un vistoso taglio sulla fronte, medicato con alcuni cerotti.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppo dei manifestanti dell’area antagonista, radunato in piazza del Nettuno, ha iniziato alle 14.30 circa un corteo non annunciato verso via Rizzoli per poi proseguire in Strada Maggiore, piazza Aldrovandi, piazza Verdi e poi via Irnerio, con circa mille persone.
Giunto all’altezza del parco della Montagnola, il gruppo è improvvisamente entrato nel parco per aggirare i blocchi della polizia. Giunto alla scalinata del Pincio, il corteo ha forzato il blocco andando a contatto con una squadra del Reparto Mobile composta da 10 uomini che sono stati aggrediti e costretti a defilarsi.
A quel punto, parte dei manifestanti ha lanciato alcuni fumogeni dall’alto della scalinata verso via Indipendenza. Dopo circa 10 minuti, i manifestanti sono tornati all’interno del parco della Montagnola.
Il corteo dell’area anarchica, con circa 200 persone, da piazza dell’Unità ha iniziato contemporaneamente un corteo non annunciato arrivando sul ponte Matteotti dove ha trovato il blocco creato dai Reparti inquadrati della Polizia di Stato la cui posizione era necessaria per impedire un eventuale contatto con i manifestanti della Rete dei Patrioti radunati in piazza XX settembre.
Qui non ci sono stati scontri e i manifestanti sono tornati indietro. I manifestanti della Rete dei Patrioti ha seguito il percorso preavvisato senza creare criticità.
I collettivi antifascisti e Casapound si stanno fronteggiando a distanza in via Indipendenza a Bologna, da una parte il corteo antifascista, sulle scalinate del Pincio pronto eventualmente a scendere in via Indipendenza. Dall'altra parte in via Boldrini invece c'è il corteo di Casapound.
I due cortei sono divisi dal cantiere del tram di via indipendenza e da due cordoni di polizia in tenuta antisommossa.
Anche il ponte vicino alla stazione ferroviaria è bloccato da un cordone di polizia. Su tutta la zona sta sorvolando un elicottero.
Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia che ha cercato di bloccare la discesa del collettivi antifascisti dalle scalinate del Pincio, la situazione è tornata ad una relativa calma, con i collettivi che stanno cercando di procedere verso l'autostazione.
Scontri tra i manifestanti del corteo antifascista a Bologna e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio. Il gruppo aveva raggiunto rapidamente via Indipendenza, percorrendo via Irnerio, per raggiungere la zona vicina dove si trova il gruppo di Casapound.
Ad un certo punto in tanti dal corteo antagonista si sono diretti con il volto coperto verso il parco della Montagnola fin sulla scalinata dove c'è stato il contatto con le forze dell'ordine. C'è stato lancio di fumogeni e petardi. Sotto la scalinata si trova l'altro gruppo, diviso da un cordone di polizia in piazza XX settembre e un cantiere.
Gli anarchici stanno occupando via Matteotti, urlando “Fuori i fascisti dai quartieri”. Sono circa duecento a questo punto i manifestanti.
Momenti di tensione alla manifestazione e di Casapound e Rete dei patrioti. Le forze dell'ordine hanno fermato la manifestazione alle porte di piazza XX settembre. Per ridurre i rischi di una giornata complicatissima dal punto di vista dell'ordine pubblico sarebbe stato chiesto ai leader dei manifestanti di non entrare nella piazza. "Ci sono altre persone da tutelare, ci sono famiglie coi bambini", è il senso delle argomentazioni, espresse davanti ad un cordone di poliziotti in assetto antisommossa.
"Questo è un sopruso", hanno ribattuto gli organizzatori. Alla fine è stato raggiunto un compromesso: a quanto pare il corteo si concluderà qualche metro prima e la manifestazione sarà conclusa entro le 16.30. In questo momento il corteo è ancora fermo in via Boldrini, ma il cordone di polizia si è allontanato.
Un uomo, un passante che stava camminando sotto il portico con la sua fidanzata, è stato accerchiato e malmenato da alcuni partecipanti al corteo antifascista, partito da piazza Nettuno. Pochi minuti dopo la partenza il gruppo ha incrociato il passante con un vistoso tatuaggio, su Strada Maggiore. C'è stata una lite, pare siano volati insulti e una quindicina di attivisti lo hanno raggiunto e picchiato. L'uomo si è allontanato, sanguinante.
La contro-manifestazione degli anarchici ha imboccato via Stalingrado e adesso sta tornando in direzione piazza dell’Unità, in via Sebastiano Serlio. Nel frattempo, diverse persone si sono aggiunte al gruppo.
Mentre i patrioti sfilano per via Milazzo, un gruppo di anarchici attraversa via Donato Creti, in zona Bolognina, vigilata dall’alto anche da un elicottero della polizia. Sono un centinaio, con megafono e bandiere a bloccare il traffico. In chiusura del serpentone, lo striscione “Contro guerra e repressione. La liberazione si pratica”.
Da via Gramsci, invece, a un passo da piazza XX Settembre, è partito il corteo organizzato da Rete dei Patrioti e Casa Pound. Più di duecento sfilano in corteo “per la sicurezza e contro il degrado”, con striscioni e fasce tricolore nella zona stazione. Ad aprire la fila, lo striscione “Riprendiamoci Bologna”.
La manifestazione degli antagonisti, partita da piazza Nettuno, si è poi diretta verso la zona universitaria.
Impiegati trecento uomini e donne delle forze dell'ordine per garantire un tranquillo svolgimento delle due manifestazioni, organizzate a una settimana dal voto delle Regionali, senza scontri.