Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus Italia, bollettino del 27 aprile. I dati di oggi e le ultime notizie

La conferenza stampa nella sede della Protezione Civile. Altri 333 morti, mai così pochi nuovi casi dal 10 marzo. Rallenta il contagio a Milano (ma meno tamponi)

Roma, 27 aprile 2020 - Cala con decisione la curva dei contagi in Italia. La notizia arriva dal bollettino sul Coronavirus di oggi, 27 aprile. Solo 1.739 nuovi casi (ieri 2.324), un incremento così basso non si vedeva dal 10 marzo.  Una discesa drastica che, va detto, può essere dovuta anche al minor numero di tamponi effettuati. Come ogni lunedì, i dati sono stati diffusi poco dopo le 18 da Angelo Borrelli nelle sede della Protezione Civile. Certificano un trend dell'epidemia che, complessivamente, gli esperti definiscono stabilmente in discesa.  "Dobbiamo procedere passo passo, misurando gli effetti", ha ribadito Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, a proposito della Fase 2. E ha raccomandato "massima cautela" nella visita a parenti anziani. 

I dati di oggi

Sale a 199.414 il numero totale degli italiani colpiti dal Covid-19. Torna a crescere, purtroppo, anche il numero dei morti: 333 nelle ultime 24 ore, contro i 260 di ieri, per un totale di 26.977. I guariti sono 1.696 (contro i 1.808 di domenica), e salgono a 66.624. Tornano a calare gli attualmente positivi:  -290 oggi (ieri +256), per un totale di 105.813. E si conferma il trend di calo dei ricoveri, oggi particolarmente marcato per quelli ordinari: 1.019 in meno in un giorno, con il totale che scende a 20.353. Continua a scendere anche il numero delle terapie intensive occupate: 53 in meno, 1.956 in tutto (ai primi di aprile erano oltre 4.000). Mentre sono 83.504 i pazienti in isolamento domiciliare.

Infine, come sempre dopo il weekend, scende il numero di tamponi processati: 32.003 contro i quasi 50mila di ieri e gli oltre 60mila dei giorni scorsi. La percentuale dei test risultati positivi su quelli effettuati ammonta quindi al 5,4%, mentre ieri era stata del 4,65%.

Lombardia

Come di consueto, arrivano in anticipo rispetto ai dati nazionali quelli della Lombardia. Continua a calare la pressione sugli ospedali: sono ben 956 in meno i ricoveri nei reparti ordinari cui vanno aggiunti 26 posti letto in meno occupati in terapia intensiva. I decessi in totale sono 13.449, con un aumento di 124 rispetto a ieri. Il totale dei positivi in regione è di 73.479 con un aumento di 590 ma i tamponi effettuati sono stati solo 5.053 (12.642 ieri). 

Rallenta il contagio a Milano e Provincia. Sono 'solo' 188 i nuovi casi nell'area del capoluogo, 79 in città. Nella Città metropolitana ieri si erano registrati 463 casi e due giorni fa 241, mentre a Milano rispettivamente 219 e 80. Anche in questo caso, il dato potrebbe essere condizionato dai tamponi, meno della metà di quelli eseguiti ieri. 

Emilia-Romagna

Dati confortanti anche dall'Emilia-Romagna, dove si registrano 212 nuovi casi e altri 45 morti. "Sono numeri molto bassi", dice il commissario ad acta per l'emergenza Coronavirus, Sergio Venturi. "Dobbiamo essere fiduciosi", aggiunge. I numeri sono "molto bassi", in particolare, a Reggio e Modena, dove c'è la "curva più spiccata di riduzione dei nuovi contagi".

Regione per regione

Provincia per provincia

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Le ultime notizie

Il premier Conte ha sganciato ieri sera la 'bomba' Fase 2. Un piano a partire dal 4 maggio, annunciato e illustrato, di cui ancora manca una versione definitiva. E su cui aleggia una lunghissima serie di dubbi. Si potrà uscire per visitare i "congiunti", termine diventato ormai un tormentone, categoria su cui Palazzo Chigi è chiamata a fare chiarezza. Gli ultimi aggiornamenti sembrano far rientrare tra i congiunti anche "fidanzati e affetti stabili", ma resta pur sempre un'interpretazione in attesa delle 'Faq' (domande frequenti) con cui il governo dovrebbe risolvere i punti interrogativi. Che sono ancora tanti, soprattutto sugli spostamenti. Se lo sport verrà consentito anche lontano da casa (da soli e con le distanze sociali), non è certo se ci si possa muovere in auto per poi effettuare a destinazione attività motoria. Sì alla pesseggiate con i figli, anche nei parchi, il cui accesso dovrà essere però contingentato. Resta il problema scuola: Conte ha lasciato intendere che prima di settembre non si tornerà sui banchi. Genitori a lavorare, figli in casa: un problema che genera allarme e a cui, per il momento, non sembra esserci una soluzione che accontenti tutti. Le aperture del decreto Fase 2, in generale, sono state meno di quelle attese, il che ha subito infiammato il dibattito politico. Le Regioni sembrano subito muoversi in ordine sparso, da Zaia che da domani dà il via libera per raggiugere le seconde case, a Fontana che si dice pronto a far celebrare le messe. Tra i più critici verso il provvedimento c'è Matteo Renzi, membro della maggioranza con Italia Viva, che ha parlato di "Paese agli arresti domiciliari". In serata, lo stesso Conte si è recato prima alla prefettura di Milano, poi a Bergamo e infine a Brescia. È la prima visita del premier in Lombardia dall'inizio della crisi Covid-19.

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