Venerdì 15 Novembre 2024

Bollette a 28 giorni, ispezioni della Guardia di finanza agli operatori telefonici

Le verifiche sono state richieste dall'Agcom. L'Antitrust avvia un'istruttoria. Tim, Tre Wind e Vodafone: abbiamo agito correttamente

Guardia di Finanza in un'immagine di repertorio

Guardia di Finanza in un'immagine di repertorio

Roma, 15 febbraio 2018 - Ispezioni a tappeto del nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza nei principali operatori di telefonia fissa e mobile sul caso delle bollette a 28 giorni. Le verifiche sono in corso anche presso la Assotelecomunicazioni di Roma, associazione che rappresenta tutte le attività del settore. Le ispezioni, a quanto si apprende, riguardano possibili intese restrittive della concorrenza e sarebbero collegati alla fatturazione mensile delle bollette.

Contestualmente, l'Antitrust ha anche deliberato l'avvio di un'istruttoria nei confronti Tim, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell'associazione di categoria Assotelecomunicazioni-Asstel per accertare se abbiano coordinato la propria strategia commerciale portando la fatturazione su base mensile con "pressoché identiche modalità". Annunciando cioè "quasi contestualmente" di "voler attuare di conseguenza una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, anziché 13".

LE REAZIONI  - Arriva a stretto giro il commento di Tim sulla vicenda. La società in una nota "ribadisce di aver sempre operato nel rispetto della normativa vigente garantendo la piena collaborazione a tutte le Autorità di settore e la massima trasparenza ai propri clienti". Tim esclude "categoricamente che ci sia stato qualsiasi coordinamento della propria strategia commerciale con altri operatori anche in merito alle modalità e alle tempistiche di ottemperanza alla legge che impone a tutto il mercato di adottare, entro il 5 aprile 2018, la cadenza di fatturazione mensile".

Sulla stessa linea la dichiarazione di Wind Tre.  "Wind Tre, nel corso dell'ispezione odierna disposta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) - si legge in una nota -, ha fornito con la massima collaborazione tutte le informazioni richieste. L'azienda conferma di aver pienamente rispettato le disposizioni di legge e di essere estranea a qualunque pratica anticoncorrenziale".

E anche Vodafone "è convinta della correttezza del proprio operato e sta collaborando attivamente con l'Autorità", afferma un portavoce del gruppo. 

IL PUNTO - Gli operatori diedero il via a bollette a cadenza di 28 giorni invece che mensili tra il 2016 e il 2017. Entro il prossimo 4 aprile dovranno tornare mensili, come ha stabilito il decreto fisco collegato alla manovra poi convertito con la legge 172/2017. Lo stop alla fatturazione delle bollette ogni 28 giorni riguarda la telefonia, le pay tv, e Internet ma non vale per luce e gas. Previsti anche rimborsi per gli utenti di telefonia fissa per i quali però bisognerà aspettare, poiché il Tar del Lazio ha congelato fino al 31 ottobre l'obbligo di rimborso automatico che sarebbe dovuto scattare ad aprile.