Venerdì 2 Agosto 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Cronaca

Bodycam per gli agenti di polizia, via libera: a cosa serviranno

Approvato un emendamento contenuto nel Ddl Sicurezza che riguarda gli esponenti delle forze dell’ordine

Bodycam per le forze dell'ordine

Bodycam per le forze dell'ordine

Roma, 2 agosto 2024 – Non solo cannabis light. Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno dato il via libera a un emendamento Ddl Sicurezza che prevede le bodycam sulle divise degli agenti di polizia. Arriva anche il sì alla possibilità di utilizzare le videocamere nell’ambito degli interrogatori delle forze dell’ordine. Ma l’approvazione slitta a settembre. L’ok è arrivato dopo la riformulazione da parte del governo di due emendamenti del Pd e della Lega.

Le telecamere sulle divise non sono obbligatorie e saranno impiegate solo in alcuni ambiti: "Le forze di polizia – si legge nel testo – impiegate nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili, in ambito ferroviario e a bordo treno possono essere dotate di dispositivi di videosorveglianza indossabili idonei a registrare l’attività operativa e il suo svolgimento".

L’emendamento prevede una spesa di quasi 5 milioni di euro nel 2024, di quasi otto milioni nel 2025 e di 10,6 milioni per il 2026. Il Pd si è astenuto perché l’emendamento introduce la possibilità di utilizzo e non l’obbligo e perché non vengono specificate le modalità di conservazione delle registrazioni. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dice che con l’emendamento "renderemo ancora più efficace la tutela delle donne e degli uomini in divisa che per assicurare i nostri diritti sono quotidianamente esposti ad aggressioni, minacce e violenze. Una dotazione tecnologica richiesta dagli stessi poliziotti anche a garanzia della totale trasparenza del loro operato". Il sottosegretario leghista agli Interni Nicola Molteni esulta: "Uno straordinario risultato dalla portata storica a beneficio degli operatori di sicurezza".

Anche l’Associazione nazionale funzionari di polizia è favorevole: "È un passo in avanti sia per la sicurezza dei cittadini che degli appartenenti alle forze di polizia. La forza delle immagini è il miglior antidoto contro le strumentalizzazioni e le delegittimazioni. Le bodycam sono uno strumento di garanzia e di trasparenza democratica". Il Coisp ringrazia il ministro e il sottosegretario perché le body cam "non solo contribuiranno a garantire maggiore sicurezza agli agenti durante i servizi di ordine pubblico, ma offriranno anche una tutela fondamentale per i cittadini", dice il segretario generale Domenico Pianese.

Il vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, ed ex assessore alla Sicurezza in Lombardia, Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia, ricorda che "già oggi la polizia locale di Milano e gli agenti sui treni di Trenord, hanno in dotazione queste telecamere". E che "si sono rivelate fondamentali contro delinquenti, malviventi, criminali e spacciatori". Gianni Tonelli, ex parlamentare leghista e segretario del Sap, dice che le bodycam "rappresentano l’unica arma contro il partito dell’antipolizia. Mettono fine a decenni di menzogne, di racconti falsati, di denunce vergognose". Nella maggioranza, tuttavia, si ribadisce il no all’introduzione di codici identificativi sulle divise.