Roma, 26 maggio 2020 - Andrea Bocelli ha rivelato di aver contratto il Coronavirus e ora dona il plasma per la ricerca. Stamattina il tenore si è recato al centro prelievi dell'ospedale Cisanello di Pisa. La scoperta di essere positivo al Covid-19 è avvenuta il 10 marzo scorso dopo aver fatto il tampone - ha raccontato Bocelli fuori dall'ospedale, precisando che non ha avuto problemi particolari ma solo un po' di febbre. Contagiati anche la moglie e i due figli. La notizia ha fatto subito il giro del mondo ed è stata ripresa anche dal Wall Street Journal.
Accompagnato dalla moglie Veronica Berti, Bocelli è arrivato poco prima di mezzogiorno, e dopo un breve incontro con i giornalisti, si è recato a donare, dopo la visita prevista per ogni donatore. Ad accoglierlo e ringraziarlo, a nome della Regione Toscana, il direttore del Centro regionale sangue Simona Carli e, per l'Aoup, Mojgan Azadegan della Direzione sanitaria, il direttore della Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti Alessandro Mazzoni, il direttore dell'Officina trasfusionale Maria Lanza e il direttore delle Malattie infettive Francesco Menichetti, che è il coordinatore, insieme all'ospedale San Matteo di Pavia, della sperimentazione nazionale della plasmaterapia (studio "Tsunami" TranSfUsion of coNvalescent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS-CoV2 ) per la cura del Covid-19.
Il tenore ha donato tramite plasmaferesi il plasma ad uso clinico per lo studio Tsunami, che viene trattato dal macchinario per l'inattivazione dei germi patogeni (reso quindi iperimmune), condizione essenziale per poter utilizzare la componente liquida del sangue senza eventi avversi. La moglie invece, avendo avuto gravidanze, ha donato il plasma "normale" (non è possibile utilizzare infatti il plasma iperimmune delle donne con pregressi aborti o gravidanze).