Milano, 7 maggio 2020 - Il fotografo Bob Krieger è morto, improvvisamente, all'età di 84 anni mentre si trovava in vacanza a Santo Domingo ospite di amici.
Era considerato uno dei più grandi ritrattisti internazionali: ha immortalato i volti più noti della politica, dell'industria, dello spettacolo, della cultura, dello sport, della moda, tra i quali Gianni Agnelli e Giorgio Armani. La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dall'amica e collaboratrice Maria Grazia Vernuccio, sua addetta stampa, che lo aveva sentito telefonicamente ieri sera alla vigilia della partenza in aereo per rientrare in Italia. Sarebbe dovuto atterrare a Milano, dove risiedeva, domani mattina.
Krieger era stato 'costretto' a prolungare di due mesi il soggiorno a Santo Domingo a causa delle restrizioni per la pandemia da coronavirus. Appassionato, curioso e instancabile, Krieger amava le sfide che il suo lavoro gli procurava ogni giorno, dai memorabili scatti di moda ai ritratti dal tocco inconfondibile, da Giorgio Armani a Indro Montanelli, da Bill Gates a Silvio Berlusconi, da Carla Fracci a Valentino, da Miuccia Prada a Gianni Agnelli, di cui è stato il ritrattista ufficiale negli ultimi 10 anni della sua vita.
Autore di tre copertine di "Time Magazine" (la più celebre quella che nel 1982 incoronò Armani re del nuovo fashion style), negli anni Ottanta è stato Krieger a documentare in maniera sublime il boom della moda italiana nel mondo. Corrispondente del "New York Times Magazine" per otto anni, collaboratore di testate internazionali quali "Vogue", "Esquire" e "Harper's Bazaar", art director di "Bazaar Italia" dal 1970 al 1975, Krieger ha lavorato per tutti gli stilisti mondiali dell'ultimo mezzo secolo: insieme a Armani, tra gli altri, con Valentino, Versace, Krizia, Gianfranco Ferrè, Mila Schon, Moschino, Emilio Pucci.