Viterbo, 20 luglio 2022 - Una tragedia consumatasi in pochi istanti. Era affidato al centro estivo organizzato da una polisportiva Fabio, il bimbo di 4 anni annegato in piscina a Grotte di Castro, in provincia di Viterbo. Secondo una prima ricostruzione il piccolo avrebbe scavalcato un muretto raggiungendo la zona della piscina con l'acqua alta riservata agli adulti. Inutili i soccorsi, con i sanitari del 118 giunti prontamente sul posto. Sulla vicenda indagano i carabinieri e il pm di turno che ha effettuato un sopralluogo. Si stanno ascoltando testimoni per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.
Si chiamava Fabio il piccolo annegato a Grotte di Castro, nella piscina di via Bardiniana. Aveva 4 anni e mezzo viveva con il papà e la mamma a Grotte di Castro. Il dramma è avvenuto poco dopo le 11 di mercoledì mattina. Intanto proseguono gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla procura di Viterbo. Sono infatti in corso le audizioni delle persone presenti nel circolo sportivo al momento della tragedia.
"La consolazione più grande è il fatto che il buon Dio stringe ormai Fabio fra le sue braccia con amore di suo padre e sua madre". Sono le parole di don Tancredi Muccioli, il sacerdote di Grotte di Castro che ha unito in matrimonio, nel luglio del 2016, i genitori di Fabio. Questa sera verrà celebrata una messa in memoria del piccolo.
La ricostruzione dei fatti
In base a quanto ricostruito dai carabinieri, il bambino si trovava nell'area della piscina dedicata ai più piccoli. Per motivi ancora da accertare si è improvvisamente allontanato ed ha scavalcato un muretto. In pochi istanti ha raggiunto la piscina con l'acqua alta, la zona dedicata agli adulti ed è annegato. A nulla sono valsi i tentati di rianimarlo, una azione disperata messa in atto anche dalla bagnina che era in servizio questa mattina nella struttura. Chi indaga ha accertato che il bimbo era stato affidato al centro estivo della polisportiva dai genitori e già da qualche settimana frequentava quella piscina.
Indaga la procura
Sulla vicenda la Procura di Viterbo ha avviato un fascicolo di indagine coordinata da procuratore Paolo Auriemma e dal sostituto Eliana Dolce. Quest'ultima ha effettuato un sopralluogo e gli inquirenti hanno ascoltato le persone che si trovavano in piscina al momento della tragedia. Obiettivo degli inquirenti è capire se ci sono state delle lacune nei controlli e quindi accertare eventuali responsabilità penali. Sotto shock il padre e la madre del bambino che sono stati immediatamente informati della tragedia.
Il secondo episodio nel Lazio
Quanto avvenuto a Grotte di Castro è il secondo episodio, in poche settimane, di annegamenti avvenuti nel Lazio che hanno riguardato bambini. Il 5 luglio scorso a Santa Severa, centro a nord di Roma un bimbo di due anni e mezzo ha perso la vita nello specchio d'acqua antistante la spiaggia. Per questa vicenda è stata indagata la baby sitter a cui i genitori avevano affidato il piccolo e la sorellina di pochi anni più grande.
Lutto cittadino a Bagnoreggio
"Alla luce della tragedia avvenuta questa mattina dove ha perso la vita un bambino di 4 anni residente nel nostro comune, comunico la decisione di annullare sia la cena al corso per i 100 anni di Bagnoregio prevista per il prossimo 22 luglio sia la Notte delle Luci del 30 luglio". Lo fa sapere Luca Profili, sindaco di Bagnoreggio, comune in provincia di Viterbo. Sembra infatti che la famiglia avesse comprato casa a Grotte di Castro, paese di origine della mamma del piccolo Fabio, ma non avesse ancora ultimato il trasferimento. "Questo per rispetto verso la famiglia visto il profilo festoso degli eventi - aggiunge Profili - nel frattempo, porgo la mia vicinanza e quella della nostra comunita' ai genitori ed i parenti del piccolo".
A parlare anche Pietro Cioli, consigliere comunale di maggioranza Grotte di Castro, arrivato sul posto. "Siamo vicino alla famiglia, ci conosciamo tutti nel paese - dice -. La piscina? E' del Comune ma è in gestione di una cooperativa. Il lutto e' per tutti i cittadini di Grotte,è nelle case".